
cod. 1573.270
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cod. 1573.270
A trent’anni dalla prima edizione, quest’opera di Berengo manifesta l’attualità di un modo di pensare la storia assolutamente originale nel panorama della storiografia italiana. Al centro dell’attenzione di Berengo vi è lo straordinario sviluppo del mercato editoriale a Milano durante la Restaurazione. Gli intellettuali vengono così studiati anche in relazione a una nuova e moderna industria del libro che sta nascendo nella nuova capitale culturale del paese.
cod. 1615.55
Scuola, beni culturali e costruzione dell'identità nazionale dall'Unità al secondo dopoguerra
Il volume offre un originale quadro d’insieme sulla rappresentazione dei beni culturali e paesaggistici promossa nella scuola italiana tra il periodo post-unitario e il secondo dopoguerra. Come il patrimonio culturale e naturale della penisola fu chiamato a contribuire in modo significativo all’ambizioso progetto del ‘fare gli italiani’.
cod. 1583.6
Paura e incertezza nell’immaginario collettivo dell’Europa occidentale (1945-1975)
Quali sono le radici delle paure contemporanee? Il testo intende avanzare alcune riflessioni su questo interrogativo, analizzando quella stagione compresa tra la fine della Seconda guerra mondiale e la metà degli anni Settanta, quel trentennio di straordinaria crescita che vide l’Europa rinascere dalle proprie ceneri. Vista dalla particolare prospettiva della storia delle emozioni, quella golden age si rivela una stagione tutt’altro che spensierata, pervasa da numerosi spettri che sono in larga parte alla base di molte delle paure e delle insicurezze collettive del terzo millennio.
cod. 541.39
Il volume illustra la storia della Sala dei Quaranta dell’Università di Padova, che prese l’aspetto e il nome attuali nel 1942, quando tre delle sue pareti furono ricoperte con quaranta tele, opera di Gian Giacomo Dal Forno. Voluta da Carlo Anti, in sintonia con Gio Ponti, nell’ambito del grandioso progetto di riqualificazione e “nobilitazione” del palazzo del Bo, la Sala intendeva celebrare la durativa vocazione internazionale dell’Ateneo, nonché, secondo lo spirito del tempo, la funzione “civilizzatrice” della “romanità”.
cod. 234.4
Rappresentazioni dei vecchi e della vecchiaia nella Grecia antica
La cultura greca antica ci ha lasciato immagini della vecchiaia e dei vecchi molto complesse, multiformi e sfumate, consegnandoci anziani tristi, rassegnati, malinconici, burberi, ma anche saggi, gaudenti, irati, sereni, affettuosi. Analizzando documenti letterari e testimonianze figurative, il volume propone un itinerario alla scoperta di questa molteplicità.
cod. 249.2.4
Tappa importante nella storia del giornalismo, il settimanale “Omnibus”, diretto da Leo Longanesi, viene ritenuto il prototipo del rotocalco moderno. Negli anni del regime fascista, si distinse per originalità, vitalità, spregiudicatezza e anticonformismo, peculiarità che hanno contribuito a collocarlo nell’ambito della cosiddetta “fronda” fascista. Una rilettura critica consente di verificare la veridicità delle tesi in merito all’atteggiamento assunto nei confronti della fronda e dell’antifascismo e di definire meglio la posizione della rivista verso il regime.
cod. 1615.66
cod. 1573.329
Grazie a un accurato lavoro di scavo archivistico, questi Diari disvelano al lettore l’avventura partigiana di Aldo Laghi – al secolo il filatelico Giulio Bolaffi –, dalla Valle di Viù alla Valle di Susa, dalla guerra in montagna al rientro nei ranghi della vita civile. Ne emerge un racconto del tutto antiretorico, nel quale affiorano la complessità e la diversità delle scelte compiute da chi combatteva, riaffermandone il valore e l’importanza.
cod. 985.32
È mentre l’Italia pone le basi della propria rinascita, mentre il paese vira dall’opzione antifascista a quella anticomunista, che si snoda la vicenda del Partito d’azione e del Fronte dell’Uomo qualunque di Guglielmo Giannini. Una vicenda capace di restituire non solo il cammino di due terze forze finite schiantate dalle elezioni del 1948, non solo i tratti dei loro progetti politico-culturali e del loro immaginario, ma anche di consegnare alla storia “di casa” un patrimonio di elementi che ne avrebbero segnato, e forse ancora ne segnano, il corso.
cod. 985.36