Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Rachel Reckinger
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/152
Lingua Inglese Numero pagine 19 P. 174-192 Dimensione file 128 KB
DOI 10.3280/SL2018-152010
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Some resourceful community-driven initiatives for local food production and retail have recently appeared in Luxembourg, where low organic agricultural rates are paradoxically paired with high consumer demands. This niche of social innovators combines agro-ecology with circular economy practices. Four cases of alternative food networks are presented here - studied with qualitative interviews and participant observation. One was established in the 1980s and has about 200 employees, partly linked to social assistance. The more recent and smaller initiatives are characterised by cooperative governance, a community-supported agricultural outlook, hands-on workshops and time banks, all enabled by social media. These initiatives are more radical in their agro-ecological or permacul¬ture practices, focusing on regenerative land use without relying on imports and fostering the integration of consumers with varying degrees of prosumer involve¬ment. This politicised step goes further than mere (and possibly industrialised) organic production. It represents a cultural shift in the food system by attracting media and policy interest, diverting attention away from individuals and focusing instead on the collective efforts that are necessary to build a more resilient food system.
Alcune iniziative per la produzione e vendita al dettaglio di prodotti alimentari locali sono sempore più basate sul ruolo centrale delle comunità di appartenenza. Recentemente molte di queste esperienze sono apparse in Lussemburgo, dove i bassi tassi di agricoltura biologica sono paradossalmente associati ad un elevate domanda dei consumatori per questo tipo di prodotti. A tal fine una nicchia emergente di innovatori sociali combina l'agro-ecologia con pratiche di economia circolare. L’articolo esamina quattro casi di reti alimentari alternative, studiati con interviste qualitative e osservazione partecipante. Uno è stato fondato negli anni '80 e conta circa 200 dipendenti, in parte legati all'assistenza sociale. Le iniziative più recenti e più piccole sono caratterizzate da governance cooperativa, coinvolgimento attivo dalla comunità, workshop pratici e persino servizi di banca del tempo abilitati dai social media. Queste iniziative sono più radicali nelle loro pratiche agro-ecologiche o di permacultura, concentrandosi sull'uso rigenerativo del territorio senza fare affidamento sulle importazioni e promuovendo con gradi diversi l'integrazione dei consumatori in forme di prosumerismo e di impegno politico che vanno oltre la mera produzione (industriale) biologica.
Keywords:Alternative food network, imprenditorialità etica, prosumer, innovazione sociale
Rachel Reckinger, Social Change for Sustainable Localised Food Sovereignty: Convergence between Prosumers and Ethical Entrepreneurs in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 152/2018, pp 174-192, DOI: 10.3280/SL2018-152010