In questi ultimi anni il part-time, un istituto in sé limitato, ha assunto un ruolo peculiare nell'ambito del confronto che si è sviluppato sui diversi modi di intendere il lavoro.

Il dibattito in corso, di cui questo studio dà parzialmente conto, ricostruendone i presupposti storici e le "filosofie" d'uso, in relazione agli obiettivi ed al contesto di applicazione, non si presenta univoco.

Seppure essenzialmente sviluppato in riferimento a una concezione tradizionale dell'organizzazione del lavoro, il dibattito registra e sottolinea con accenti diversi il ricorso al part-time.

A fronte di problematiche di natura congiunturale, legate alla crisi occupazionale od al costo del lavoro, si esalta, del part-time, il potenziale di "moltiplicatore" dei posti di lavoro e al pari, di correttivo delle "rigidità" introdotte nella gestione della forza lavoro, introdotte soprattutto dalla contrattazione collettiva.

Si registra inoltre, qualche perplessità da parte dei soggetti "destinatari" del part-time - tradizionalmente le donne, ma da qualche tempo anche i giovani - che avvertono in esso un fattore di marginalizzazione del processo produttivo e di riproduzione di ruoli sociali subalterni. Si fa strada, tuttavia, la consapevolezza che la nostra società in tema di concezione ed uso del tempo, sta attraversando una fase di transizione.

Nei paesi più avanzati, alla classica struttura industriale della società, si è andata affiancando, e sovrapponendo, una nuova struttura socio-produttiva, nella quale la fabbrica urbana sarà gradualmente sostituita dalla "fabbrica diffusa", il lavoro in ufficio dal tele-lavoro domestico, dalle video conferenze, ecc. La stessa concezione di vita fondata sul tempo-lavoro, sul tempo standardizzato e necessitato delle macchine, risulta superata dalla valorizzazione del tempo libero e del tempo individualizzato, seppure eterodiretto. riguardo alla pubblica amministrazione il part-time, "riforma" non unica dell'orario di lavoro, è auspicato, oltre che per fare fronte ai problemi occupazionali, per dare un assetto più economico e funzionale ai servizi, consentendo l'estensione dell'arco temporale di funzionamento a costi relativamente contenuti.

Lo studio infine propone, considerandone vantaggi e svantaggi, ipotesi di attuazione del part-time in alcuni enti locali della Regione Lombardia, formulate sulla scorta di analisi svolte sui singoli casi.