Miti, riti, cibi della montagna occitana

Davide Porporato

Miti, riti, cibi della montagna occitana

Il volume espone i risultati di una lunga ricerca sulle montagne occitane del Piemonte e, in particolare, sulle valli del Cuneese. I temi oggetto del libro sono essenzialmente tre: miti, riti e cibi, tre ambiti classici dell’analisi etnoantropologica che sembravano necessitare di una nuova rilettura culturale nel contesto specifico del territorio indagato.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 150

ISBN: 9788835148678

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1152.52

Disponibilità: Discreta

Il volume espone i risultati di una lunga ricerca sulle montagne occitane del Piemonte e, in particolare, sulle valli del Cuneese. Il terreno oggetto d'indagine si trova nelle Alpi Marittime e Cozie, una porzione dell'arco alpino che per i suoi requisiti morfologico-territoriali, economici e sociali è in buona parte compresa nelle cosiddette aree interne: territori nei quali una percentuale rilevante della popolazione ha difficoltà ad accedere ai servizi essenziali di cittadinanza. Sono vallate che fanno parte dell'"Italia vuota", territori caratterizzati da un lungo inverno demografico che, nei contesti alpini, si fa sovente acuto e critico.
I temi oggetto del libro sono essenzialmente tre: miti, riti e cibi, tre ambiti classici dell'analisi etnoantropologica che sembravano necessitare di una nuova rilettura culturale nel contesto specifico del territorio indagato. Fra le molte mitologie che popolano l'immaginario di queste terre alte si approfondisce quella dell'orso, animale mitico europeo per eccellenza. Per quanto attiene ai riti, si analizza in particolare la Baìo di Sampeyre, una delle più ampie e complesse cerimonie dell'intero arco alpino, seguita con continuità sin dai primi anni Novanta. L'attenzione alle pratiche gastronomiche messe in atto nei contesti cerimoniali delle valli occitane si è concentrata sulla festa di sant'Anna, organizzata dall'omonima badia, che si svolge l'ultima domenica di luglio nella borgata Castellaro di Celle Macra (Cuneo). Si tratta della festa che maggiormente aiuta a comprendere la relazione tra l'istituto della badia e la dimensione materiale e simbolica del cibo nella montagna occitana.

Davide Porporato insegna Etnologia e Antropologia Culturale all'Università del Piemonte Orientale. È responsabile scientifico, con Piercarlo Grimaldi, dell'Atlante delle Feste Popolari del Piemonte (www.atlantefestepiemonte.it) e dei Granai della Memoria (www.granaidellamemoria.it). Negli ultimi anni ha partecipato alla ricerca interuniversitaria Italian Mountain Lab. Ricerca e Innovazione per l'ambiente e i territori di Montagna (2017-2021) e al progetto europeo SlowFood CE - Culture, Heritage, Identity and Food (2017-2020). Tra le sue pubblicazioni recenti Morte e rinascita di una risorsa sostenibile: le terre d'acqua e il riso Gigante Vercelli, Archivio antropologico mediterraneo (2021).

Piercarlo Grimaldi, Presentazione. Un dissidio folklorico: la rappresentazione orale e la rappresentazione gestuale)
Introduzione
(I saggi; Ringraziamenti)
Feste e animali mitici
(Il ritorno del selvatico; Ritmi occitani; Animali mitici e carnevali; Sulle tracce dell'orso; Formularità popolari e animali mitici)
Immagini del rito
Tempi di festa, tempi di cibo
(Badie occitane; Cibi rituali; Di acciughe e di feste)
Associazioni festive delle terre alte: la Baìo di Sampeyre
(Il terreno rituale; Una lettura quali-quantitativa della Baìo; Conclusioni)
Bibliografia
(Video indicati nel testo).

Contributi: Piercarlo Grimaldi

Collana: Percorsi di ricerca

Argomenti: Antropologia

Livello: Textbook, strumenti didattici

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