Alla fine del secolo scorso anche tra i lavoratori intellettuali, giornalisti e pubblicisti, si affermò la necessità dell'associazione con lo scopo di "procurare il miglioramento morale e materiale della categoria" e quindi dell'organizzazione e della mutua assistenza. E così nell'aprile 1899 (anno della nascita anche della Fiat) veniva costituita a Torino per iniziativa di Alfredo Frassati, direttore e proprietario de "La Stampa", l'Associazione della Stampa Subalpina che da associazione di intellettuali dominata dai direttori delle testate o da quanti più contavano nei maggiori giornali, riuscì ad essere un organismo di conquista di migliori condizioni di lavoro e di vita nelle redazioni.

Gradualmente l'istituzione, accanto alle connotazioni strettamente sindacali, si propose come centro organizzatore di iniziative culturali e sociali per "l'elevazione del popolo lavoratore". Essa fu in prima fila nella lotta per l'unità della categoria, nella battaglia in difesa della libertà di stampa e contro le leggi fasciste "liberticide", nel sostegno ad oltranza del pluralismo informativo e nella lotta al terrorismo negli anni Settanta.

Con questa ricerca si è voluto dare risalto ai giornalisti che si sono avvicendati alla guida del sindacato piemontese in questi cento anni, soffermandosi in particolare su alcuni periodi cruciali: il passaggio dal liberalismo democratico all'organizzazione totalitaria e le lotte per ricostruire una società più libera e democratica, e quindi un "nuovo" giornalismo, nei primi anni della ricostruzione.

L'Associazione Stampa Subalpina ha assunto spesso un ruolo importante cercando sempre uno stretto legame con la realtà torinese e della provincia piemontese, dove vive e opera una ricca pubblicistica, che ha assunto un ruolo originario e unico nel panorama giornalistico nazionale.

Mario Grandinetti (Motta S. Lucia, 1941), insegnante di lettere, è collaboratore del Centro studi sul giornalismo "Gino Pestelli" di Torino. Si occupa di storia sociale e dell'informazione. Fra le sue pubblicazioni più significative La proprietà dei giornali dal 1861 al 1975 , in "La Stampa italiana del neocapitalismo", a cura di V. Castronovo e N. Tranfaglia (Laterza 1976); La proprietà dei quotidiani e delle televisioni nazionali , in "La stampa italiana nell'età della tv 1975-1994" (Laterza 1994); I quotidiani di Torino dalla caduta del fascismo al 1948 (Centro studi piemontesi 1986); I quotidiani in Italia 1943-1991 (Angeli 1992); Un giornale, un'azienda. "La Stampa" dal 1945 ad oggi (Gutenberg 2000, 1996).