"Il Progetto Solarium va valorizzato e promosso pubblicamente, sia allo scopo di diffonderne i princìpi cardine sia nella volontà che lo stesso modello venga riproposto ed allargato a diverse categorie professionali e ad altri contesti socio-culturali diversi da quelli cui il progetto si rivolge. Il progetto è una sfida: quella di fare della affascinazione dei giovani al lavoro un mezzo in grado di costruire un ponte fra il vecchio ed il nuovo, fra la tradizione artigiana e i nuovi modelli di professionalità.

Aprire è la nuova parola di Palermo: dopo la parola silenzio ("non parola", omertà) e dopo la parola mafia. Insieme ad un'apertura mentale sempre più Palermo apre e riapre spazi fisici. Di giorno in giorno la città si mostra capace di costruire e risanare le tessere di un mosaico denso di storia e di cultura, di giorno in giorno la città mostra nuovi riflessi e prospettive che guardano al futuro attraverso la lente del passato. Passato e presente, memoria e oblio, speranza e scetticismo, pessimismo e ottimismo: sono nella vita di Palermo ormai viva, sono nel codice del Progetto Solarium.

Una proposta ed un progetto che nascono a Palermo ma che vogliono andare anche oltre questa città, proponendosi come modello ed ipotesi di lavoro per situazioni analoghe, per contesti con i quali vogliamo dialogare e dialoghiamo, una proposta ed un progetto da una città che "apre" i suoi spazi, ma anche le sue potenzialità, al Mediterraneo e alla Mitteleuropa" (dalla Prefazione di Leoluca Orlando).

Antonio Gerbino , manager e imprenditore, è il coordinatore generale della attività del Progetto Solarium. Da anni impegnato nel mondo dei servizi alla cultura ed al sociale ha scelto di sperimentare all'interno del Solarium un modello di lavoro di rete fra pubblico e privato.

Gioacchino Lavanco , docente di Psicologia di Comunità presso l'Università di Palermo e membro del direttivo della Società Italiana di Psicologia di Comunità, è il responsabile delle risorse umane all'interno del Progetto Solarium. Consulente di diverse amministrazioni pubbliche in materia di disagio giovanile sta coordinando l'applicazione a livello europeo del "modello Solarium".