Il concetto di selezione naturale, a centocinquant'anni dalla formulazione originaria datane da Darwin e Wallace, rimane l'idea chiave dell'evoluzionismo biologico. Un ruolo che ha conservato sia nella "teoria sintetica dell'evoluzione", sia nella biologia evolutiva dell'ultimo trentennio, che ha esteso e parzialmente modificato l'impianto della "Teoria Sintetica" (TS). Ciò ha comportato, soprattutto in biologia teorica, il chiarimento di non pochi punti dubbi, spesso dovuti alla difficoltà di comprendere la duplice natura dei fatti selettivi: quella, cioè, di essere assieme causa ed effetto di un unico processo. Come effetto, la selezione nasce, infatti, dall'interazione tra la diversità genetica dei fenotipi e la variabilità spazio-temporale del loro ambiente di vita - e, in tal senso, appare l'esito obbligato di un meccanismo potente e onnipervasivo, antico quanto la vita stessa. Per converso, la selezione è una delle cause principali dell'evoluzione biologica - anzi, forse l'unica causa oggi nota dell'adattamento biologico.
La prima parte del volume, intitolata Evoluzione, genetica e selezione, affronta in chiave storica, biologica e teorica, il complesso di questi problemi, che vanno dalla nascita del concetto di selezione al ruolo da esso svolto nella TS; dall'individuazione dei livelli della selezione al rapporto fra selezione e autoorganizzazione, fino allo studio dell'evoluzione dei meccanismi selettivi stessi.
La seconda parte del volume, dal titolo Dalla biologia alla cultura, illustra alcuni tra i più significativi casi di questi nuovi selezionismi, soffermandosi in particolare sulle teorie della selezione somatica, della vita artificiale, dell'origine del linguaggio e della selezione sociale.

Saverio Forestiero è ricercatore confermato di Zoologia all'Università di Roma Tor Vergata dove insegna Evoluzione biologica ed Ecologia evolutiva. Da alcuni anni è anche incaricato del corso di Fondamenti di Biologia per Filosofia all'Università di Cassino.
Massimo Stanzione insegna Logica e Filosofia della Scienza presso l'Università di Cassino dove, dal gennaio 2005, dirige il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione.