Rabidantes.

Marzia Grassi

Rabidantes.

Il volto femminile del commercio transnazionale a Capo Verde

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 240

ISBN: 9788846478047

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 1144.31

Disponibilità: Discreta

Rabidante a Capo Verde è una persona che pratica un tipo di attività economica informale. Nel creolo di Capo Verde “rabidar” significa “riuscire a cavarsela” in situazioni problematiche e allo stesso tempo significa anche muovere i fianchi... È quello che fanno i protagonisti di questo studio che mettono in movimento reti di commercio informale che oltrepassano l’arcipelago e che, seguendo il percorso delle correnti migratorie, legano le isole al mondo, permettendo uno scambio non solo mercantile ma anche culturale e simbolico.
Le reti transnazionali di cui si parla sono composte soprattutto da donne che, sfruttando le dinamiche delle egemonie economiche, partecipano allo sviluppo del proprio paese commercializzando prodotti che acquistano nei vari paesi della diaspora, rifornendo Capo Verde di prodotti e aggiustando il tasso di disoccupazione delle isole. Sono quasi sempre donne capo-famiglia che, allo stesso tempo, con la loro attività, riescono a assicurare la riproduzione dell’aggregato familiare in ottemperanza all’imperativo culturale che, nella struttura familiare capoverdiana, le colloca in una situazione di responsabilità verso i figli.
È così che le “rabidantes”, partecipando nelle reti commerciali globalizzate a Lisbona, Amsterdam, Rio de Janeiro, Boston, riescono a mostrare il volto di un’economia il più delle volte dimenticata nelle analisi macro economiche dei grandi aggregati; un’economia che sfida il paradigma dominante sulla necessità di considerare il “genere” un’identità strategica per lo sviluppo.

Marzia Grassi vive a Lisbona dal 1990 dove è ricercatrice all’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Lisbona. Economista, dottorata in economia dello sviluppo, dopo un Master in Studi Africani si è specializzata sull’economia informale e sulle questioni identitarie di genere e etnicità in paesi africani di lingua portoghese (Angola e Capo Verde). Dal 2002 coordina il progetto “Capo Verde per il mondo” che studia le reti dei movimenti informali transnazionali di Capo Verde. Dal 2005 coordina anche il progetto “Angola in movimento” – in quattro regioni angolane e nella diaspora in Portogallo – sulla stessa problematica teorica.



Alberto M. Sobrero, Prefazione
Introduzione dell’autrice all’edizione italiana
Introduzione
Ripensando l’economia
(Le difficili frontiere della disciplina economica; L’idea di progresso nella scienza economica; L’Africa e «l’altro sviluppo»; Traiettorie economiche di inserimento dell’Africa nel sistema economico mondiale; L’imprenditore come agente di sviluppo; L’imprenditore in Africa; Informalità: un concetto problematico; «Generizzare» l’economia dello sviluppo)
Studio di caso nelle isole di Capo Verde
(Una terra che non riesce a trattenere i suoi uomini; Panorama socio-economico delle isole di Capo Verde dopo l’indipendenza; Il Piano Nazionale di Sviluppo 1982-1985; Alla ricerca di un’apertura amministrata: Piano Nazionale di Sviluppo 1986-1990; L’apertura al mercato mondiale: Piani Nazionali di Sviluppo 1992-1996 e 1997-2000; Spontaneità del mercato e povertà; Il mercato del lavoro; Le statistiche sul settore informale; Questioni di genere a Capo Verde: la situazione della donna nelle statistiche)
Rabidantes nell’isola di Santiago
(Il Mercato Sucupira; Gli attori; Modalità di osservazione; I risultati dell’analisi dell’informazione raccolta dal questionario; Le interviste aperte: i temi più ricorrenti; Cambiamenti e negoziazioni dei ruoli di genere; Una giovane rabidante: l’importanza dei sentimenti; Una veterana di successo; Una rabidante straniera; Un universo di un solo genere: sfiducia negli uomini e sentimento di abbandono; Responsabilità in relazione ai figli e potere di decisione; Emancipazione femminile o esclusione?; Competizione versus solidarietà; Le imprese: impatto nella comunità e trasmissione del «saper fare»; Nuovi fenomeni di concorrenza: diaspora cinese e ipermercati)
Conclusioni
(Ritornando alla teoria economica dello sviluppo; Molteplici dimensioni del concetto di genere; Genere, economia e istituzioni sociali; L’eccesso culturalista nella teoria dell’imprenditore; La dimensione epistemologica dell’informalità; Locale versus globale)
Bibliografia.

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