Mezzemaniche e signorine.

Marco Soresina

Mezzemaniche e signorine.

Gli impiegati privati a Milano 1880-1939

Edizione a stampa

38,50

Pagine: 272

ISBN: 9788820472436

Edizione: 1a edizione 1992

Codice editore: 1573.157

Disponibilità: Fuori catalogo

Tra la fine dell'Ottocento e il fascismo il concetto di impiego privato viene definendosi, come termine giuridico e come categoria sociologica e sindacale, attraverso un percorso scandito dal rapido espandersi delle funzioni professionali "non operaie" nell'industria, nel commercio, nei servizi.

Lungo quest'arco temporale un variegato microcosmo di ragionieri, scritturali, commessi di negozio, e dattilografe sono protagonisti del tentativo di affermazione unitaria della propria specificità sociale. Di un'autonomia culturale e politica dalla componente operaia che si esprime ad esempio ritagliandosi propri ambiti associativi.

In una serie di quadri si illustrano i comportamenti politici e le rivendicazioni sindacali di questo gruppo sociale, i livelli di redditi e di consumi, le formazioni scolastiche e culturali, i canali di reclutamento. Ma anche le forme della socialità, l'articolarsi delle differenze di status e delle sue auto-rappresentazioni, ripercorrendone in buona sostanza il tentativo di costituirsi in ceto.

• Abbreviazioni

• Il quadro di riferimento
* Questioni preliminari
* L'indagine empirica sui dipendenti della Banca Popolare di Milano e della Cassa di Risparmio delle provincie lombarde

• La dimensione quantitativa

• L'associazionismo impiegatizio milanese fino alla prima guerra mondiale
* I caratteri generali
* Le associazioni di mutuo soccorso
* L'Associazione generale degli impiegati civili alla guida del cooperativismo dei colletti bianchi
* Il moderatismo dell'Agic e le prime lotte degli impiegati cittadini
* L'Unione impiegati e commessi di aziende private. La nascita dell'organizzazione sindacale degli impiegati privati
* Le organizzazioni degli impiegati nei primi anni del Novecento

• Rivendicazioni sindacali e condizione materiale tra Ottocento e Novecento
* Per la tutela del lavoro
* La condizione materiale: il mercato del lavoro e gli stipendi
* Consumi e aspirazioni sociali


• Impiegati e capi operai durante la Grande guerra
* L'economia di guerra e la mobilitazione industriale
* Gli esperimenti di «scala mobile» dell'indennità di caroviveri
* Gli stipendi durante la guerra


• La composizione della «classe» impiegatizia tra le due guerre
* Caratteri generali
* Ampiezza e composizione del ceto impiegatizio milanese

• L'istruzione professionale e la valorizzazione delle competenze
* La formazione scolastica degli impiegati
* L'ambiguità del titolo di ragioniere. Uno sguardo retrospettivo
* Le scuole speciali
* Dequalificazione scolastica e nuovo ceto impiegatizio

• Ambiente e organizzazione del lavoro
* I grandi magazzini
* Il «colletto bianco» e il lavoro d'ufficio

• Cicli di lotta e organizzazione sindacale nel dopoguerra
* La difficile alleanza con gli operai e il nodo dell'apoliticismo
* La Federazione nazionale degli impiegati di banca e la Confbancari
* La presenza impiegatizia nel «biennio rosso»

• Il sindacalismo fascista e l'inquadramento corporativo degli impiegati
* La crisi del movimento sindacale e la nascita delle organizzazioni fasciste
* I sindacati fascisti a Milano negli anni trenta
* Professionisti o impiegati?

• La regolazione del rapporto di lavoro impiegatizio nella legge e nei contratti collettivi. 1919-1939
* Introduzione
* Dalla legge sul contratto d'impiego privato ai contratti collettivi
* La tutela dell'impiegato nei contratti collettivi

* Contratti collettivi e previdenza sociale
* La diffusione dei contratti collettivi e la contrattazione integrativa
* La contrattazione collettiva nel settore creditizio e assicurativo
* L'inquadramento sindacale e le «maglie larghe» della copertura contrattuale
* Le controversie di lavoro

• Redditi, consumi e collocazione di classe
* Indice dei nomi


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