La dimensione implicita dell'autostima

Francesco Dentale

La dimensione implicita dell'autostima

Un contributo di ricerca con l'utilizzo dell'Implicit Association Test

Dopo una sintesi introduttiva sugli scopi, i metodi e gli indirizzi di ricerca orientati alla rilevazione di costrutti tipicamente associati alla psicologia sociale e alla psicologia della personalità, il volume presenta l’Implicit Association Test (IAT), un contributo alla distinzione fra autostima implicita ed esplicita, e testa l’ipotesi che l’incapacità a leggere i sentimenti (o alessitimia) influisca sulla concordanza fra autostima implicita ed esplicita.

Edizione a stampa

16,50

Pagine: 96

ISBN: 9788846498267

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 1240.321

Disponibilità: Discreta

Nel panorama della ricerca psicologica contemporanea è emerso un rinnovato interesse per lo studio teorico ed empirico dei processi mentali impliciti. Tuttavia, oggi, diversamente da quanto accadeva in passato, tali fenomeni vengono approfonditi non soltanto nelle tradizioni di ricerca associate alla clinica psicopatologica, ma anche in quelle associate alla psicologia cognitiva, alla psicologia sociale e alla psicologia della personalità. L'avvicinamento di queste ultime discipline allo studio dei processi non consapevoli è frutto del recente avanzamento della ricerca nella possibilità di rilevare indirettamente il livello implicito della mente. A questo proposito, recentemente si è andata affermando sempre più una tradizione di ricerca che, pur basandosi su paradigmi sperimentali derivanti dalla psicologia cognitiva, ha come obiettivo la rilevazione di costrutti tipicamente associati alla psicologia sociale e alla psicologia della personalità. Tale settore, oggi conosciuto come "cognizione sociale implicita", ha avuto negli ultimi dieci anni una grande diffusione, legata soprattutto alla creazione di tecniche di misurazione innovative, in grado di cogliere il livello implicito di atteggiamenti, stereotipi, autostima e altre dimensioni rilevanti del sé.
In questo lavoro l'autore ha, in primo luogo, offerto una sintesi introduttiva sugli scopi, i metodi e gli indirizzi di ricerca di tale tradizione, in secondo luogo, ha riportato una ricerca empirica basata su una delle "misure implicite" più diffuse a livello internazionale, l'Implicit Association Test (IAT). In tale studio l'autore ha offerto un contributo di ricerca alla distinzione fra autostima implicita (misurata con IAT) ed esplicita; in particolare ha testato l'ipotesi che l'incapacità a leggere i sentimenti (o alessitimia), inducendo distorsioni nella valutazione delle emozioni auto-dirette, influisca sulla concordanza fra autostima implicita ed esplicita.

Francesco Dentale è dottore di ricerca in Psicologia dinamica e clinica e specializzando in Psicologia clinica presso la Facoltà di Psicologia 1 all'Università di Roma "La Sapienza". Inoltre, insegna Psicologia generale presso l'Università Lumsa di Roma e Psicologia della personalità presso l'Università di Lecce. È autore di due volumi inerenti lo studio dei processi inconsci: Processi mentali impliciti (FrancoAngeli, 2003) e Inconscio fra ricerca clinica e scienza cognitiva (Il Mulino, 2005).



Prefazione
I processi cognitivi impliciti
(Studi sulla percezione implicita; Studi sulla memoria e sull'apprendimento impliciti; Problemi di definizione dei processi cognitivi impliciti)
Cognizione sociale implicita
(Il ruolo dei processi impliciti nelle emozioni e nelle motivazioni; Il ruolo dei processi impliciti negli stereotipi, negli atteggiamenti e nell'autostima; Tecniche di rilevazione indiretta di atteggiamenti, stereotipi e autostima)
Un contributo di ricerca sulla distinzione fra autostima implicita ed esplicita con l'utilizzo dell'IAT
(Disegno di ricerca; Risultati e discussione)
Appendice 1. Schema dell'Implicit Association Test
Appendice 2. Algoritmo di scoring dell'Implicit Association Test
Bibliografia.

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