La sociologia e la psicologia del lavoro hanno operato da decenni una riduzione positiva del rapporto tra "soggetto" e <

Scopo del presente volume, che si avvale del contributo di una serie di autori, è quello di cercare di delineare questa nuova definizione. Il dibattito qui proposto toglie il rapporto dall'ambito della ricerca di tecniche sempre più sofisticate, atte a risolvere il problema del vivere civile moderno, e lo ricolloca nello spazio classico della ragione e della politica.

La sforzo comune a tutti i saggi è quello di cogliere in ogni possibile articolazione e da ogni possibile prospettiva quanto il pensiero psicoanalitico italiano contemporaneo sta elaborando intorno a questi temi. Se è vero che la psicoanalisi si pone ormai indiscutibilmente come una delle scienze sociali che può aiutare a comprendere molti dei fenomeni contemporanei, non si tratta più, allora, di interrogarsi sulla capacità di affrontare il problema, quanto di avvalersene come di uno strumento potentissimo d'indagine sul reale.

Adriano Voltolin (Milano, 1946), sociologo, ha curato la pubblicazione di Psicoanalisi e classi sociali (Editori Riuniti, Roma, 1978) ed è autore, con Cirlà, da Il mito del significato (Angeli, Milano, 1982). Ha collaborato e collabora a numerose riviste specialistiche.

Mario Cirlà (Milano, 1953), psicoanalista, lavora all'Università di Milano. Autore, con Voltolin, da Il mito del significato, collabora a diverse riviste specialistiche.