Una delle caratteristiche più ricorrenti del pensiero filosofico contemporaneo è il tentativo di aggirare la tradizione ontologica occidentale. Nel suo studio l'autore evidenzia come Husserl, Heidegger, Merleau-Ponty, Deleuze, Derrida abbiano introdotto nella loro opera figure inconsuete come le "sintesi passive", l'"Evento", il "chiasmo", la "superficie", il "dono", delineando il territorio nuovo di un' echologia fenomenologica .

L'origine di questa parola, da poco introdotta nella terminologia filosofica, risiede nella complessa semantica del greco échein , che solo parzialmente traduciamo con il verbo "avere": vi risuonano in effetti significati e tonalità (il trattenersi, lo stare, la visibilità, l'abito) che sono in conflitto con l'ideale aristotelico di un'ontologia sostanzialistica.

In tale prospettiva l'echologia tende ad eludere la suddivisione della realtà in elementi disgiunti, gerarchizzati e connotati assiologicamente, delineando un territorio paradossale in cui le dicotomie fondamentali della metafisica (identità/differenza, unità/molteplicità, forma/materia) perdono la loro pregnanza e vengono smussate da una serie di fattori di squilibrio e sbilanciamento che lacerano l'assetto conchiuso dell'ontologia e ridisegnano lo statuto complessivo della fenomenologia. Questo passaggio non possiede soltanto una rilevanza teorica e specialistica: esso interessa pure i campi dell'ecologia, dell'economia, della sociologia e dell'etica, ridefinendo il rapporto dell'uomo con l'ambiente e riguardando una prospettiva pre-aristotelica in cui viene messo in crisi l'impianto valoriale della nostra cultura.

Emiliano Bazzanella (Trieste, 1963), opera nell'ambito del Laboratorio di Filosofia contemporanea dell'Università di Trieste. Collabora a numerose riviste del settore. Ha scritto articoli e saggi su Jankélévitch (Angeli, 1994), Husserl, Merleau-Ponty (Guerini, 1995), Heidegger, Foucault (Mimesis, 1996). Recentemente ha pubblicato uno studio sul pensiero di Lacan, Il luogo dell'Altro. Etica e topologia in Jacques Lacan (Angeli, 1998).