II riassetto gestionale ed organizzativo dei servizi idrici è il più importante requisito per attivare l'adeguamento infrastrutturale e funzionale necessario a superare le gravi carenze ancora oggi presenti nel settore. Con l'entrata in vigore della legge n. 36/94 sono stati introdotti nuovi criteri riguardo all'articolazione territoriale dei servizi, alle competenze del settore pubblico, alla regolamentazione e al controllo dell'operato dei soggetti che gestiscono le imprese di produzione. Queste nuove regole rappresentano, quindi, un primo importante strumento per la razionalizzazione nell'uso delle risorse e la maggiore funzionalità delle erogazioni.

Questo studio, che ha per oggetto l'evoluzione e le prospettive del settore, ha maturato le proprie considerazioni avendo come principale riferimento l'esperienza della Toscana, regione che ha risposto con dinamismo alle innovazioni introdotte dalla legislazione nazionale. Due sono i temi maggiormente indagati. II primo si riferisce alla necessità di spostare l'intervento pubblico dall'ambito produttivo verso quello della regolamentazione e del controllo dei servizi. Vengono perciò proposti i principi teorici e gli strumenti operativi che possono rivelarsi utili alla realizzazione di quest'obiettivo.

II secondo tema si riferisce alla definizione di una più razionale articolazione istituzionale e territoriale che consenta di attuare sia l'auspicata integrazione gestionale dei servizi che l'ammodernamento infrastrutturale necessario a coniugare i principi di efficienza produttiva con la riqualificazione dei bisogni e della domanda.

Renata Caselli, ricercatrice dell'lRPET, svolge la sua attività di studio nel campo dell'economia pubblica ed ha pubblicato articoli e volumi su temi riguardanti la gestione e la funzionalità dei servizi pubblici locali.

Paolo Peruzzi, direttore di PROAQUA - Istituto per studi e ricerche sui servizi idrici, ha realizzato numerose pubblicazioni sui temi della gestione e dell'organizzazione dei servizi idrici.