Nell'orientare il nostro comportamento verso gli altri, elemento fondamentale è il modo in cui "ci rappresentiamo" le loro azioni. Queste vengono valutate sulla base dell'identità attribuita all'altro, oppure per le conseguenze contingenti che possono avere sui nostri scopi in un dato campo. Specialmente nella comunicazione pubblica accade di avvertire che ciò che conta di più non sono tanto le cose dette in forma esplicita, quanto il modo in cui gli attori collettivi si rappresentano le loro reciproche relazioni.

Questi fenomeni sono, a parere degli autori del presente volume, premesse importanti per la comprensione di un individuo come di una collettività. Attraverso un'analisi empirica, condotta sull'organo di stampa di un'associazione imprenditoriale, Il libro si prefigge di chiarire, con strumenti non solo sociologici, ma anche psicologici e linguistici, i numerosi quesiti che da tali premesse conseguono. Se è vero infatti che le nostre rappresentazioni degli altri sono sempre occasioni di reciproche imputazioni d'ideologia, che rapporto c'è tra di esse e le identità collettive di classi e gruppi organizzati? Come mutano nel tempo e in quali dimensioni? E, infine, Il contenuto esplicito delle comunicazioni politiche in quale misura è determinato dalla rappresentazione delle relazioni tra i protagonisti del dialogo?

Il percorso della ricerca tocca questi temi e conduce a individuare, dietro il gioco delle apparenze, le varie forme che un'ideologia può assumere, Nicolò Addario lavora presso il Dipartimento di studi politici e sociali dell'Università di Pavia. Attualmente svolge ricerche nel campo della rappresentanza degli interessi imprenditoriali. Autore di vari saggi di sociologia economica e politica, ha pubblicato di recente Una crisi di sistema. Economia, classi sociali e politica in Italia 1960 - 1976 (Bari, 1982).

Paolo Segatti, autore fra l'altro, in collaborazione con N. Addario, di L'organizzazione dell'azione collettiva Imprenditoriale (1982), sta attualmente svolgendo ricerche sul caratteri sociali delle élites economiche e sulla rappresentanza imprenditoriale. Lavora anch'egli presso il Dipartimento di studi politici e sociali dell'Università di Pavia.