I familiari e gli operatori dei servizi che si occupano di handicap grave sono costretti a misurarsi con il concetto di irrecuperabile, che significa spesso considerare come inutile se non addirittura dannoso qualsiasi intervento: risultato della rinuncia ad agire, a progettare, a pensare in termini di prospettive future è l'immobilità.

Il volume presenta un protocollo di intervento con gruppi di familiari e di operatori di Centri Socio Educativi: riporta il percorso informativo e formativo svolto e illustra le storie dei pazienti anche attraverso le parole dei familiari e degli educatori. L'inquadramento teorico di riferimento è la psicologia cognitivo-comportamentale.

Il volume si rivolge dunque a operatori, amministratori pubblici e privati, nonché ai familiari che sono coinvolti nell'area della disabilità. In particolare, vuole:

* supportare i genitori e gli operatori, perché non rinuncino a condividere le loro esperienze e ad agire affinché per ogni persona sia davvero possibile esprimere al massimo le proprie potenzialità.

* proporre a chi si occupa di organizzazione e di programmazione di servizi, un protocollo di intervento riproducibile e adattabile alle diverse specifiche esigenze delle singole realtà territoriali.

Paola Di Furia, psicologo e psicoterapeuta di formazione cognitivo-comportamentale, lavora nel Servizio pubblico dal 1979, nell'area dell'età evolutiva e dell'handicap. Si è occupata per lungo tempo di consulenza agli insegnanti per bambini con difficoltà di comportamento e di apprendimento nell'ambito di un Servizio territoriale di neuropsichiatria infantile. Autrice di varie pubblicazioni sul lavoro con i familiari, sul disagio psichico in età infantile e sul counseling agli insegnanti di sostegno, dal 1992 è responsabile dell'area degli interventi psicosociali e riabilitativi del Servizio Sociale dell'USSL del territorio di Sesto San Giovanni e di Cinisello Balsamo.

Federico Mastrangelo, psicologo e psicoterapeuta di formazione cognitivo-comportamentale, libero professionista, ha operato come consulente nell'ambito di iniziative sperimentali presso strutture pubbliche e del privato sociale nelle aree prima della riabilitazione in psichiatria (dal 1983), poi delle tossicodipendenze (dal '91), e infine dell'handicap.