Economia e politica

Maria Luisa Pesante

Economia e politica

Edizione a stampa

14,50

Pagine: 96

ISBN: 9788820447090

Edizione: 1a edizione 1986

Codice editore: 1133.11

Disponibilità: Nulla

Più mercato per quale stato? Questa domanda potrebbe sostituire opportunamente il corrivo slogan corrente. E' una domanda le cui ragioni sono profondamente infitte nella storia della formazione della società industriale e dell'economia come scienza.

Questo saggio propone una riflessione storica sul problema, esemplificata in tre casi (Adam Smith, John S. Mill John M. Keynes) dentro un'area di confine tra la storia dell'economia politica e la storia del pensiero politico: che cosa gli economisti - alcuni economisti - hanno pensato del rapporto tra economia e politica. La corrente dominante dell'analisi economica è stata caratterizzata per tutto l'ottocento e buona parte del novecento dall'idea che l'economia e la politica sono e devono essere due sfere separate. E accanto a questo c'è sempre stata nella visione dei grandi economisti liberali l'idea di un paradigma dell'attività economica come modello delle attività umane. E' un paradigma in cui l'economia può anche non essere la spiegazione ultima della vita associata, ma in cui i rapporti economici producono vincoli materiali e culturali insuperabili per il buon andamento della società. Una storia di questo paradigma è il tema del saggio: una storia della sua origine e della sua forza anche in economisti che, come Mill e Keynes, mostrano un atteggiamento critico nei confronti di un mondo moralmente strutturato intorno ai valori della competizione economica.

L'ipotesi è che l'atteggiamento degli economisti nei confronti della politica spieghi molto della persistenza del paradigma, e che questo atteggiamento sia il frutto non tanto della forza di un'ideologia economicistica, quanto della difficoltà di ridefinire la politica nelle condizioni della società industriale.

Maria Luisa Pesante (1941) è professore associato di storia moderna nella Facoltà di scienze politiche di Torino. Ha pubblicato ricerche sulla storia della cultura tedesca, sull'economia italiana contemporanea, sul rapporto tra economia, cultura politica e movimenti sociali nell'età giolittiana ("Produttori senza democrazia", Bologna, 1981, in collaborazione con Adriana Lay). Il rapporto storico tra economia e politica nelle società industriali europee è il tema di fondo delle sue ricerche attuali.

1. Introduzione
2. Adam Smith e il potere di comprare
3. Le tensioni della moralità
4. L'economia tra natura e ragione
5. La politica come legislazione
6. Il lavoro dell'uomo e la ricchezza delle nazioni
7. John S. Mill: finché la ricchezza è potere
8. Una vita puerile e insignificante
9. Il primo agente del movimento sociale
10. La grande influenza che agisce sullo spirito dell'uomo
11. John M. Keynes e la morbosa passione per il denaro
12. In parte per caso, 1913-1918
13. Un senso di catastrofe imminente, 1919-1926
14. Il perfetto sostituto, 1927-1935
15. Pazzi al potere, 1936-1939
Bibliografia


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