Stesi in redazione sommaria nei primi tempi della carcerazione napoletana (1600) e ampliati n tempi successivi, gli Articuli prophetales intendono provare come sia lecita e razionale la persuasione circa l'imminenza di grandi rivolgimenti. Il testo si configura come un'imponente raccolta di testimonianze, che oltre alle profezie bibliche e ai padri della Chiesa annovera le voci disparate di poeti e di filosofi, di santi e di astrologi, di profeti famosi e di altri più oscuri, al fine di mostrare la legittimità dell'aspettativa in un'epoca di pace e di felicità, in cui ogni contrasto venga risolto nell'unità del credo religioso e del potere politico, ogni disparità perda senso e valore nella comunità del beni, ogni sofferenza venga abolita dal ripristino di una condizione quale era lo stato di natura incorrotto anteriore al peccato. In polemica con i filosofi e i politici che irridono il secolo d'oro come una vana fantasia e vincolano l'uomo a una situazione naturale immutabile, nella quale la guerra, le malattie, la fame e ogni altro male risultano inclusi come momenti necessari, Campanella rivendica con passione la possibilità e la prossimità di un rinnovamento profondo, combinando laboriose speculazioni teologiche sull'Apocalissi e la venuta dell'Anticristo con i dati della nuova astronomia e le più sofisticate analisi astrologiche.

Compiuti gli studi a Milano, Germana Ernst è ricercatrice presso l'istituto di Filosofia dell'Università di Firenze. Si occupa in modo specifico del pensiero e dei testi di Tommaso Campanella, e si interessa all'intrecciarsi, nella cultura del '500 e del '600, delle componenti religiose, etiche e politiche con le ]stanze scientifiche e le credenze profetico-astrologiche.