Dopo la conquista della pace il Vietnam ricominciava una lenta opera per l'affermazione di una propria identità socio-economica e politica, tanto all'interno del paese, quanto sul piano internazionale. Nel 1986 il "VI Congresso del Partito Comunista" decretò una svolta di portata storica: il "DOI MOI" (rinnovamento).

Le potenzialità? La transizione verso l'economia di mercato, avviata in Vietnam ha indotto una crescita della produzione, del volume degli scambi e del reddito. Il paese si presenta oggi agli investitori stranieri con un'economia in trasformazione e in crescita, con un mercato di vaste proporzioni, sempre più integrato nel contesto internazionale. La politica delle riforme, la stabilità e l'interesse crescente degli investitori sembrano aver incanalato il paese verso una crescita socio-economica duratura.

Gli incentivi? L'Unione Europea mette a disposizione diverse iniziative volte ad incentivare la cooperazione economica con i paesi del Sud Est asiatico: il programma Asia-Invest rappresenta uno strumento per promuovere la cooperazione economica; il programma ECIP (European Community Investment Partners) costituisce uno strumento finanziario per la creazione di joint-ventures. Vi sono poi altre iniziative volte a stimolare le relazioni italo-vietnamite tramite incentivi di natura finanziaria.

Le garanzie? In seguito alla riunificazione del paese (1976), il Vietnam del Sud ha dovuto adattarsi al nuovo sistema vigente dopo aver fatto l'esperienza della legge commerciale statunitense. Ciò costituisce certamente un humus culturale e giuridico che facilita l'implementazione del Doi Moi. L'esito attuale di tale opzione è il favorevole atteggiamento vietnamita nei confronti degli investimenti stranieri alla base della creazione di diverse joint-ventures.

I rischi? L'eccezionale sviluppo economico del paese negli anni '90 ha permesso al governo vietnamita di introdurre alcuni importanti cambiamenti di matrice "liberista" anche in campo fiscale ed amministrativo. Naturalmente molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare: la burocrazia, le infrastrutture di trasporto, le telecomunicazioni, il sistema bancario vanno migliorati. Inoltre, la qualità della vita è ancora troppo bassa e crea un ostacolo per la creazione di un mercato interno moderno.

Affinché il viaggio alla scoperta del Vietnam sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti e approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il mondo" è la Collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso cui potersi muovere nelle nuove mete imposte dall'economia globale.