Valore e limiti del senso comune

A cura di: Evandro Agazzi

Valore e limiti del senso comune

Edizione a stampa

42,50

Pagine: 544

ISBN: 9788846457851

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 490.83

Disponibilità: Esaurito

Il concetto di senso comune non ha un significato univoco e ciò ha indotto a darne valutazioni molto diverse. Inteso come sinonimo di "buon senso" (ossia come innata disposizione "pratica" a comportarsi ragionevolmente nelle circostanze ordinarie della vita) esso viene di solito apprezzato positivamente. Se gli si attribuisce un significato conoscitivo (intendendolo come un bagaglio di conoscenze, giudizi, convinzioni e principi largamente condivisi anche da chi non ha particolari competenze) può essere valutato in modi opposti. Infatti è possibile vederlo come atteggiamento ingenuo, acritico e molto spesso fallace (cui vengono contrapposte le conoscenze precise e criticamente vagliate del sapere specialistico e in particolare scientifico).

Questo atteggiamento svalutativo è stato assunto dai primi filosofi greci, e poi da molti filosofi della modernità. Tuttavia sin dall'antichità è stata presente anche una tendenza opposta: il fatto che certe convinzioni e principi appaiano condivisi dalla stragrande maggioranza degli uomini è visto come una garanzia della loro validità, che diverse filosofie hanno cercato di giustificare. L'età moderna ha "tematizzato" il problema del senso comune: sin dal Settecento sono così apparse sistematiche difese del senso comune, che si sono ripresentate anche in seno alla filosofia contemporanea, chiarendo per un verso la sua natura e, per altro verso, la insopprimibilità della sua funzione in quanto presupposto necessario per ogni discorso filosofico e per la stessa scienza.

I saggi raccolti in questo volume offrono una panoramica abbastanza completa su questo insieme di problemi, analizzando dapprima i principali tentativi di caratterizzare il senso comune e le vicende della sua considerazione nella storia del pensiero filosofico. Vengono in seguito studiati i rapporti che il senso comune intrattiene con la filosofia da un punto di vista sistematico, ossia con le principali branche in cui la filosofia stessa si suddivide. Segue una parte dedicata allo studio dei rapporti fra senso comune e scienza, sia da un punto di vista generale, sia rispetto ad alcune discipline specializzate.

Come conclusione, si considera il ruolo che la credenza e la certezza (che sono le caratteristiche salienti del senso comune) ricoprono in qualunque conoscenza umana. In un momento storico come il nostro, in cui si avverte l'urgenza di poter fare affidamento su una qualche base "comune" per affrontare i problemi che incalzano "globalmente" l'umanità, questa complessa riflessione sul valore del senso comune (che non esclude la presa di coscienza anche dei suoi limiti rispetto ai saperi disciplinari) appare ricca di significato e attualità.


Evandro Agazzi, Introduzione
Sezione I
Caratterizzazioni del senso comune
Evandro Agazzi, Il senso comune e l'unità dell'esperienza
Craig Dilworth, Il senso comune, i princìpi e la scienza
Luisa Montecucco, Il senso comune come "teoria" e come "limite"
Sezione II
Il senso comune nella storia del pensiero occidentale
Domenico Antonino Conci, Alla ricerca delle origini della nozione di senso comune: una prospettiva di antropologia fenomenologica
Letterio Mauro, Il senso comune nel pensiero classico
Gordon Graham, La filosofia del senso comune e la sua ricezione
Franca D'Agostini, Il senso comune nella filosofia analitica
Claudio Ciancio, Il senso comune nel pensiero ermeneutico
Carmine Di Martino, Il senso comune nella fenomenologia
Sezione III
Senso comune e filosofia
Antonio Livi, Il senso comune e i "presupposti" della costruzione filosofica
Matteo Negro, Teoria della conoscenza e senso comune
Paul Gochet, Senso comune e logica
Barry Smith, L'ontologia del senso comune
Antonio Livi, Dalle certezze del senso comune alla problematicità della metafisica
Roberto Mordacci, Etica e senso comune
Sezione IV
Senso comune e discipline specialistiche
Evandro Agazzi, Continuità e discontinuità fra scienza e senso comune
Mariano Artigas, Conoscenza ordinaria e scienza empirica
Jan Faye, Senso comune e sensatezza della scienza
Giuseppe Del Re, Evidenze intuitive, principi universali e conoscenza del mondo fisico
Paolo Musso, Senso comune e complessità
Roberto Casati, Achille Varzi, Senso comune, appartenenza e realtà
Javier Echeverría, Armando Menéndez, Senso comune e tecnologie
Lucio Iannotta, Osservazione e ricostruzione delle vicende giuridiche: il caso emblematico del diritto amministrativo
Antonio Palma, Il riferimento alla giustizia nell'elaborazione del diritto: l'esempio emblematico del diritto romano
Thomas F. Torrance, Senso comune e certezze ultime: dalla scienza alla religione e alla teologia

Contributi: Mariano Artigas, Roberto Casati, Claudio Ciancio, Domenico Antonino Conci, Franca D'Agostini, Giuseppe Del Re, Carmine Di Martino, Craig Dilworth, Javier Echeverria, Jan Faye, Paul Gochet, Gordon Graham, Lucio Iannotta, Mauro Letterio, Antonio Livi, Armando Menéndez, Luisa Montecucco, Roberto Mordacci, Paolo Musso, Matteo Negro, Antonio Palma, Barry Smith, Thomas Torrance, Achille Varzi

Collana: Epistemologia

Argomenti: Storia della filosofia antica e medioevale - Storia della filosofia moderna - Epistemologia - Filosofia della scienza

Livello: Studi, ricerche

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