Urbanistica e prassi della conservazione

La questione dei vincoli è un rovello delle Pubbliche Amministrazioni, dei tecnici, degli operatori e dei cittadini tutti, ma per la complessità della loro individuazione è assai difficile e complesso averne una cognizione precisa e simultanea sia per la fonte dei vincoli stessi, posti in essere da vari enti, istituzioni e piani, sia per la complessità della loro individuazione sul territorio.

Genova è il primo Comune in Italia ad aver affrontato analiticamente il problema dell'individuazione puntuale dei vincoli posti a tutela del patrimonio ed ha predisposto il Piano comunale dei beni culturali, ambientali e paesaggistici soggetti a tutela, con lo scopo di procedere a una sistematica revisione della ratio vincolistica per eliminare sovrapposizioni, vincoli non più validi o per porre in luce eventuali assenze.

Il testo ripercorre la storia italiana del rapporto tra urbanistica e prassi della conservazione nell'arco degli ultimi cento anni, esaminando la prassi vincolistica a Genova e fornendo indicazioni metodologiche anche per altri soggetti istituzionali che intendano approfondire la questione dei vincoli e, più in generale, il tema della conservazione in rapporto con gli strumenti di pianificazione.

Marina D'Onofrio Caviglione , architetto, dal 1984 lavora presso il settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Genova. Ha partecipato alla stesura del Piano Urbanistico Comunale (PUC), approvato nel 2000, e successivamente ha predisposto il Piano Comunale dei beni culturali, ambientali e paesaggistici soggetti a tutela, ai sensi del D.Lgs. 490/99. Si occupa di opere pubbliche, di elaborazione e gestione di strumenti di pianificazione e piani di tutela del territorio. Attualmente sta approfondendo la ricerca sugli strumenti di pianificazione e tutela del paesaggio.