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Un'estetica di progetto

Massimo Venturi Ferriolo, Gianni Burattoni

Un'estetica di progetto

Visioni del paradiso per un'arte del sogno

Questo libro ci racconta il sogno di un giardino attraverso le lingue dell’arte, della filosofia, del disegno e della storia dei giardini. Un grande giardino, ambizioso, multiculturale, come un paradiso unico, molteplice e inclusivo, e rappresentativo di diverse forme di restituire materia, forma ed espressione ai miti di culture molto diverse come origini ed evoluzioni, secondo alcune idee-matrice tra loro simili e confrontabili. Un giardino fatto di giardini che rappresentano il mondo. Disegni e testi che parlano a tutti i diversi studiosi di paesaggio.

Edizione a stampa

39,00

Pagine: 208

ISBN: 9788835163497

Edizione: 1a edizione 2024

Codice editore: 1151.1.23

Disponibilità: Buona

Pagine: 208

ISBN: 9788835169666

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 1151.1.23

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Un'estetica di progetto. Visioni del paradiso per un'arte del sogno ci racconta il sogno di un giardino attraverso le lingue dell'arte, della filosofia, del disegno e della storia dei giardini, e trova così il suo senso più profondo.
Un grande giardino, ambizioso, multiculturale, come un paradiso unico, molteplice e inclusivo, e rappresentativo di diverse forme di restituire materia, forma ed espressione ai miti di culture molto diverse come origini ed evoluzioni, secondo alcune idee-matrice tra loro simili e confrontabili. Un luogo dove il giardino è quindi uno strumento di comunicazione, ma anche un media che racconta sé stesso, il suo modo di costruirsi, le affinità e differenze con altri giardini, e che si prende cura dei suoi abitanti, e quindi della Terra.
Un giardino fatto di giardini che rappresentano il mondo.
Disegni e testi che parlano a tutti i diversi studiosi di paesaggio.

Questo volume descrive il sogno di un moderno principe rinascimentale interpretato dalle menti di un filosofo e di un artista: un giardino d'arte, importante nella dimensione e nella complessità dei contenuti, che come molti giardini storici parla la lingua dell'arte e della filosofia, e fonda su queste il suo senso più profondo, senza rinunciare alla sfida della contemporaneità.
Un progetto ambizioso, complesso e multiculturale. Un grande giardino capace di essere un paradiso unico e molteplice, inclusivo e condiviso in quanto rappresentativo di come un giardino possa restituire materia, forma ed espressione di senso ai miti di culture molto diverse, alle loro origini e storie, secondo alcune idee-matrice tra loro simili, confrontabili, o con dei forti punti di contatto.
Ogni luogo dà forma a un pensiero nel quale natura e artificio spesso si scambiano reciprocamente i ruoli.
L'alternanza tra luoghi d'ombra e di luce svela il racconto di una natura a volte reale o solo rappresentata, assieme a frammenti testuali, figure umane e mitiche, archetipi e rovine inventate.
Un luogo quindi dove il giardino è un dispositivo di comunicazione, è un media, ma che racconta anche sé stesso, il suo modo di costruirsi, le affinità e le differenze con altri giardini, che si prende cura dei suoi abitanti, e quindi del mondo. Un giardino fatto di giardini che rappresentano il mondo.
Un progetto al di fuori di qualsiasi schema convenzionale di concepimento e formalizzazione di un progetto, che diventa indicazione di un metodo possibile, pur rimanendo nella sfera dell'esercizio intellettuale, scientificamente basato ma denso di creatività e ironia.

Massimo Venturi Ferriolo Filosofo, già ordinario di Filosofia della storia dell'Università degli Studi di Salerno e di Estetica del Politecnico di Milano, visiting professor e conferenziere in varie università europee e americane. Al centro dei suoi interessi sono i temi del paesaggio e del giardino, tra etica ed estetica, teoria e progetto, e futuro dei luoghi di vita. Ha pubblicato numerosi libri, articoli e saggi, tra i quali: Nel grembo della vita. Le origini dell'idea di giardino (1989), Giardino e filosofia (1992), Etiche del paesaggio. Il progetto del mondo umano (2002), Percepire paesaggi. La potenza dello sguardo (2009), Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione (2016), Oltre il giardino. Filosofia di paesaggio (2019), Giardini & paesaggi. Scripta minora (2023).

Gianni Burattoni Artista, disegnatore, pittore, incisore e autore di installazioni, vive e lavora tra Parigi e Aspet (Haute-Garonne). Lavora alle sue opere con intellettuali diversi, quali il poeta Louis Aragon, che lo dirige verso il mondo del giardino, lo storico e teorico del paesaggio Yves Abrioux, il sociologo Jacques Leenhardt e altri. Tutto il suo lavoro artistico è dedicato al giardino e al paesaggio, attraverso mostre in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Membro del comitato di redazione della rivista Digraphe, dal 1985 al 2002, collabora regolarmente alle Lettres françaises dal 2003. È stato docente all'Université Paris 8 e in seguito all'École nationale d'architecture Paris-Malaquais. Da 10 anni vive nei Pirenei dedicandosi ai suoi Giardini invisibili, interventi effimeri, abbandonati alla loro sorte e rivolti a dei ed eroi come le Ninfe e Icaro.

Fabio Di Carlo, Ogni giardino è un buon inizio. Dedicato ad Annalisa Calcagno Maniglio
Storia e metodo di un progetto
Eutopia del paradiso: il giardino nell'estetica di progetto
(L'immaginario di un mito; Ipotesi per l'ingresso ai giardini)
Progetto per l'esedra dell'età dell'oro
(La grande nostalgia; Mysterium tremendum et fascinans; Et in Arcadia ego; L'arte del sogno. Per una metodologia simbolica di progetto; Il tempo del sogno)
Il paesaggio della Grande Madre
Il teatro
(Iside: in principio; I Greci. Il mito dei luoghi felici e la speranza dell'Elisio; Lisandro e il paradiso di Ciro: la fortuna del nome e della cosa; Il paradiso di Longo Sofista; Il paradiso delle idee, giardino della bellezza)
Il reverente stupore. Progetto per un giardino botanico progressivo
(Il kepos, paradiso della dea; Il paradiso mariano; Un piccolo giardino paradiso; Santa dea Terra; La nostalgia della creazione; Enuma elis)
Il Dilmun di Enki
Il giardino degli dèi di Gilgamesh
Visioni dell'Eden
(L'Iran: Zarathustra e il paradiso di Ahura Mazda; Il paradiso dei Celti; Janna, Eden islamico; L'induismo e i suoi molteplici paradisi; I paradisi cinesi; La luce del Buddha)
Progettare l'immaginario. Un'etica di progetto
Hervé Brunon, Gianni Burattoni e il Genius Loci

Contributi: Fabio Di Carlo

Collana: Il Paesaggio

Argomenti: Teorie e storia dell'architettura - Architettura del paesaggio - Estetica

Livello: Studi, ricerche

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