Tracce minime

Rita Pezzola

Tracce minime

Le radici del Medioevo nel territorio di Sondrio

La Valtellina non è contesto di grandi cattedrali medievali o di vasti giacimenti di pergamene. Eppure è terra ricca di fonti per ricostruirne la storia durante il medioevo, purché si ricerchino nella dimensione di scala che le appartiene: minima, minuta ma non minore. Il volume raccoglie alcuni saggi interpretativi provenienti dall’analisi di “tracce minime”, espresse nelle fonti del vivere quotidiano o in lacerti isolati, testimoni di un passato assai risalente (con riferimento sia alle fonti scritte sia a quelle materiali).

Pagine: 240

ISBN: 9788835143895

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 12000.29

Informazioni sugli open access

"Minima" è la dimensione di scala richiesta allo sguardo: sottile e raffinata la dimensione interpretativa necessaria per mettere a fuoco e analizzare il contesto, inteso come "laboratorio territoriale" del quale si intenda ricercare e ricostruire la storia. Dall'Introduzione di R. Pezzola

La Valtellina, terra senza città, non è contesto di grandi cattedrali medievali o di vasti giacimenti di pergamene. Eppure è terra ricca di fonti per ricostruirne la storia durante il medioevo, purché si ricerchino nella dimensione di scala che appartiene al territorio: quella minima, minuta ma non minore. Il volume raccoglie alcuni saggi interpretativi provenienti dall'analisi di "tracce minime", espresse nelle fonti del vivere quotidiano o in lacerti isolati, testimoni di un passato assai risalente (con riferimento sia alle fonti scritte sia a quelle materiali). Le tracce minime, sostanziali per il gruppo di ricerca del progetto "Le radici di una identità", proiettano la fase della conoscenza e dell'interpretazione di oggi in quella della progettazione e della gestione nel futuro. Lo sguardo attento e consapevole, alimentato da conoscenze scientifiche di qualità generate da gruppi interdisciplinari, può consentire la comprensione dei valori territoriali - fuori da retorica e passatismi nostalgici -, per orientare responsabilmente i cambiamenti, per agire in modo adeguato dentro alle specificità dei luoghi, per sviluppare una sintesi efficace tra passato e futuro, tra natura e saperi, tra conoscenza e comprensione.

Rita Pezzola, Introduzione
Interpretare
Michele Ansani, Sulla notitia iudicati del 4 novembre 1049 (il cosiddetto "placito di Albosaggia")
Liliana Martinelli Perelli,
A proposito dell'utilizzo economico del territorio della Valtellina centrale. La documentazione degli enti ecclesiastici (secoli XI-XIII): una fonte per una esemplificazione
Massimo Della Misericordia,
"In monte et in campis". Decime, paesaggi e stagioni in diocesi di Como nel basso medioevo
Letizia Dradi,
Il "ballare lombardo" nel corteo danzante dell'affresco di palazzo Quadrio Cilichini a Chiuro
Federica Caneparo,
Trionfi e Metamorfosi nella torre dei Da Pendolasco a Poggiridenti
... e progettare
Luisa Bonesio, Tresivio: un vertiginoso palinsesto paesaggistico
Riccardo Rao, Alessio Cardaci, Pietro Azzola, Federico Zoni, Francesco Sala,
Castello dell'Acqua: una ricerca interdisciplinare dallo studio del contesto medievale alla valorizzazione
Arianna Gallo, Stefano Lucarelli,
Come fare della fragilità una risorsa: un progetto per la contrada Scilironi
Edoardo Colonna di Paliano,
Attivazioni metamorfiche territoriali. Ricerche intradisciplinari come strumento per strategie rigenerative di lungo periodo
Abstract
Autori.

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