Tra la seconda metà del '500 e la prima metà del '600, la cultura genovese partecipa pienamente a quello che è stato definito, da un punto di vista economico, "il secolo dei genovesi".

Arte, musica, letteratura conoscono una stagione aurea che porterà la città ligure a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama europeo.

Anche l'editoria genovese ha corrisposto in pieno a questa felice stagione culturale con almeno un grande imprenditore: Giuseppe Pavoni, attivo a Genova dal 1598 al 1641.

La sua attività editoriale (che trascorre sotto "il segno del pavone") è stata giudicata tale "da far onore alla storia culturale di una città e di una nazione", ma fino ad oggi non aveva ancora avuto il riconoscimento che merita.

Il volume oltre a una descrizione analitica dei prodotti superstiti dell'officina tipografica, traccia un profilo esauriente dell'attività di Giuseppe Pavoni che partecipò alla vita artistica e culturale di Genova con vivace attività imprenditoriale, con la stima dei contemporanei e con un catalogo che supera spesso il chiuso municipalismo italiano per aprirsi, come la città, ad un orizzonte europeo.