Riformismo al bivio

Michele Magno

Riformismo al bivio

Lavoro e cittadinanza in Italia

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 176

ISBN: 9788820471491

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 1260.5

Disponibilità: Fuori catalogo

Mezzogiorno, disoccupazione, Stato assistenziale, democrazia economica. Quattro temi della questione sociale nell'Italia contemporanea. Quattro problemi per la sinistra alla vigilia dell'integrazione europea.

L'autore ne esamina i punti più controversi, alla luce delle posizioni e delle scelte definite dal sindacato e dal Pci nel corso dell'ultimo decennio. Una riflessione critica sul senso di parole come lavorò, conflitto, diritti di cittadinanza, sviluppo. E una convinzione: che le forze motrici di un riformismo moderno si identificano in rapporto al programma e alla capacità di proposta, prima ancora che sulla base di un'astratta nomenclatura delle classi.

Lo stesso progetto di rifondazione democratica dello Stato, che è alla radice della trasformazione del Pci nel Pds, si deve oggi misurare fino in fondo con la crisi della vecchia «cultura lavorista» del movimento operaio. Crisi che esige un ripensamento dei rapporti tra sindacato e sistema politico, l'articolazione di una nuova cultura della solidarietà e della cittadinanza, una riscoperta creativa dell'umanesimo del Welfare. Che esige, in definitiva, un'idea di socialismo che si qualifica non semplicemente per il metodo (gradualista) e per il nome (l'ascendenza familiare), ma per le risposte concrete che sa dare alle domande di efficienza, di benessere diffuso, di eguaglianza, di libertà, di significato dell'esistenza.

Michele Magno (Minervino Murge, 1944). Laureato in Storia e Filosofia all'Università di Roma. Sindacalista della Cgil fino al 1986. Attualmente è membro della Direzione del Pds. Tra le sue pubblicazioni, Il Piano d'impresa, Bari, De Donato, 1980, e Il Partito politico (Aa.Vv.), Bari, De Donato, 1991.

Introduzione
La piena occupazione tra cultura del lavoro e
cultura della cittadinanza
Una differenza: la disoccupazione
Facciamo emergere il «sommerso»
Perché a Scotti non va giù quel «pasticcio»
Perché non sia più un bene scarso e rischioso
La decima vittima, ovvero omicidi in fabbrica
Un tocco di neo-classico
Legge finanziaria: se invece dei baratti...
Non si governa se non si pensa alla disoccupazione Lo zoccolo duro della disoccupazione
Spesa da non-lavoro
Il «buco nero» dell'Italia I no del governo
Il lavoro oggi per «bianchi», «neri» e «meticci» Perché la proposta del Pci sul reddito garantito Il diritto al reddito deve essere legato al dovere del lavoro
Le istituzioni si riformino anche cosi
Stato sociale e orario di lavoro in Europa
I conti che la sinistra deve fare in Europa
Ad un male europeo rimedi comuni
Per evitare una «rivolta» dei disoccupati Il messaggio delle 35 ore
L'orario di lavoro
L'unificazione sindacale e l'Europa del'92
Una politica comunitaria per ridurre i tempi di lavoro
Democrazia economica e mercato
Meritevoli e solidali
Non sono solo pretesti
Oltre la fabbrica
Stare in fabbrica per il Pci non è un'invasione di campo Democrazia economica e accumulazione
Da sfruttati a produttori
La Fiat sbaglia: l'impresa non è solo una macchina I due centauri
Il Mezzogiorno tra consociativismo e ribellismo: un'alternativa riformista
Le liturgie meridionaliste
Cronache meridionali da Villa Litemo Straordinario Sud
Il ribellismo non salverà il Sud
Una lobby civile nel Mezzogiorno?
Un dibattito su l'unità
Una costituente nel Mezzogiorno: rifornústa, cioè antagonista, di M. Magno, P. Soriero, I. Sales Il meridionalismo ribellista rischia l'involuzione plebea, di B. De Giovanni
Il catastrofismo a una dimensione non serve a far politica nel Sud, di G. Chiarorwnte
Il Mezzogiorno com'è e non come vorremmo che fosse, di A. Accornero, M. Calise
Cosa intendiamo dire quando proponiamo una lobby civile, come forma di partito nel Sud, di M. Magno, P. Soriero, I. Sales


Contributi:

Collana: Il punto

Argomenti: Politica, società italiana

Livello: Studi, ricerche

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