Le attività di costruzione e demolizione (C&D) producono in Italia oltre 40 milioni di tonnellate all'anno di scarti e residui. Una quantità enorme di rifiuti da smaltire che può invece trasformarsi in uno straordinario giacimento di manufatti da riusare e di materiali da riciclare, con evidenti vantaggi per l'ambiente e interessanti opportunità occupazionali. Sfruttare questo giacimento è possibile, se si riesce ad organizzare e rendere efficiente un "mercato dell'usato" di componenti e materiali da costruzione, ambientalmente conveniente ed economicamente sostenibile, a cui i produttori di scarti e i potenziali riutilizzatori e riciclatori possano accedere in modo facile e rapido.

Questo è l'obiettivo del progetto VAMP (VAlorizzazione Materiali e Prodotti da demolizione), sostenuto dall'Unione Europea nell'ambito del programma LIFE-Ambiente e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con un gruppo di partner che rappresentano i diversi soggetti attivi sul tema: istituti di ricerca (ICIE e QUASCO), aziende pubbliche (META-Modena e AGAC-Reggio Emilia), imprese di costruzioni (Coopsette e CMB), cooperative sociali (Aliante e Consorzio Quarantacinque).

VAMP ha sviluppato e sperimentato un sistema informativo distribuito accessibile tramite Internet, che trova le corrispondenze fra domanda e offerta di residui C&D registrate sul territorio ed è capace di pilotare i flussi di materiali verso le destinazioni effettivamente disponibili. I produttori di scarti e i potenziali riutilizzatori vi troveranno un sistema di supporto alle decisioni (SSD-V) che li aiuterà a scegliere le strategie di gestione più convenienti in relazione all'effettiva situazione del mercato: demolire separando le frazioni di residui che possono essere valorizzate, trasferire i rifiuti o rifornirsi di materiali riciclati negli impianti di trattamento più vicini o in quelli che praticano condizioni più vantaggiose, acquisire scarti da riciclare dove essi sono disponibili.

Il pacchetto è completato da un programma formativo destinato all'addestramento degli operatori all'uso degli strumenti VAMP e da un software "di servizio" - il modulo SSD-D - che aiuterà i tecnici di cantiere a definire un piano di demolizione coerente con le possibilità di valorizzazione dei residui presenti sul mercato.

Ernesto Antonini , architetto, dottore di ricerca in Tecnologia dell'architettura, è responsabile del servizio Ricerca &Sviluppo del QUASCO di Bologna e professore a contratto di Tecnologia della produzione edilizia allo IUAV di Venezia. Ha svolto attività di ricerca e consulenza sui temi dell'innovazione edilizia, della normativa e della informazione tecnica ed ha partecipato a programmi di sperimentazione di dispositivi robotizzati per la diagnostica di reti interrate (1990-92), di sistemi di contabilizzazione del calore in edifici residenziali (1990-94), di un utensile laser per la pulitura di superfici (LAMA: 1993-96), dell'impiego di prodotti riciclati in sostituzione degli inerti naturali da costruzione (DOMINA: 1998-2000). Dal 1998 al 2000 ha coordinato la realizzazione del Progetto VAMP.