Le nostre spedizioni verranno sospese per la pausa natalizia dal 19 dicembre al 6 gennaio.
Gli ordini ricevuti in questo periodo verranno fatturati e spediti dal 7 gennaio.

Religione e filosofia in Hegel

Michele Bianco

Religione e filosofia in Hegel

Edizione a stampa

19,50

Pagine: 136

ISBN: 9788846473028

Edizione: 1a ristampa 2006, 1a edizione 2006

Codice editore: 495.176

Disponibilità: Nulla

C'è una sorta di intuizione che fin dalle sue origini ha afferrato e sostenuto la ricerca di Hegel: il sotteso convincimento che la realtà, il mondo oggettivo nelle sue articolazioni e figure temporali, vivesse di una pulsazione interna che la generasse e la portasse a compimento ogni volta in un processo continuum, irriducibile e necessario. Questo convincimento, se pure mai alla luce in una forma esplicita, configura l'elemento caratterizzante del rapporto di Hegel con l'oggettività del reale, ma dà anche la ragione dell'apparente oscurità della definizione della filosofia come "il proprio tempo appreso col pensiero". Se la natura della realtà serba al suo interno un dinamismo vitale, oscuro e immediato, è solo il pensiero che può razionalizzare questo elemento oscuro e renderlo cosciente. Realtà e pensiero vivono quindi in uno stato di complementarietà: se la realtà è l'oggetto - il contenuto, il pensiero è il concetto - il soggetto. I due momenti sono inscindibili, e struttura fondamentale dell'essere in quanto tale. C'è tra la realtà (o l'essere) e il pensiero (o il concetto) una sorta di isomorfismo: il pensiero solleva il reale nelle forme intellegibili, e il pensiero si fa vivo e palese nelle figurazioni storiche del reale. La filosofia, la "civetta", interpreta coscientemente le modificazioni prodotte dall'epoca; la "talpa", lo spirito, trasforma inconsciamente l'epoca mediante il lavoro cieco.
Tra la filosofia e la storia, tra il mondo del pensiero e il mondo del tempo, il nesso è la necessità di un movimento che Hegel chiama pensiero speculativo o dialettica. La dialettica è il movimento sollevato a soggetto, a sostanza. E sebbene la parola dialettica non appaia nel frontespizio, scopo di questo libro è fornire una chiave di lettura che colga Hegel, all'inizio del suo lavoro, a costruire il movimento della dialettica lungo la traccia storica del processo classico-cristiano fino all'evento della costruzione sistematica del pensiero nella forma logica della maturità.

Michele Bianco è collaboratore alla cattedra di Filosofia morale, Bioetica e Etica Sociale nell'Università degli Studi di Bari. Ha conseguito, presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma, il baccalaureato in Filosofia e Teologia, specializzandosi in Teologia dogmatica con indirizzo cristologico alla Pontificia Università Gregoriana. Con nomina del Vaticano è perito in re historica et archivistica. Laureatosi in Filosofia e in Lettere all'Università di Salerno, ha approfondito i rapporti fra la teologia scolastica e le teologie e filosofie contemporanee e si è dedicato all'analisi e alla discussione critica dello storicismo tedesco. Redattore di "Sinestesie", ha pubblicato, tra gli altri, Letture filosofiche. Saggi su Hegel, Sohn-Rethel, Bonaventura e Agostino, Guida, Napoli 2004.

Introduzione
Parte I. Hegel e la religione
Religione popolare e Cristianesimo
Il concetto di "positività"
Fede e Sapere
Filosofia e religione nelle "Lezioni sulla filosofia della religione"
Parte II. Filosofia e Didattica
Logica e Dialettica
La dialettica come "bisogno della filosofia"
La filosofia di Kant nella critica di Hegel
Il problema della "fondazione" in Kant e Hegel
Il giudizio riflettente teleologico nella critica di Hegel e la dualizzazione kantiana della conoscenza
Il Glauben kantiano e il Wissen hegeliano
Parte III. Ragione e libertà
Il compito della filosofia secondo Hegel
La dialettica della volontà
La realizzazione dialettica della volontà
La volontà come azione dell'Idea etica.

Collana: Filosofia

Argomenti: Fenomenologia - Filosofia morale - Filosofia delle religioni

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche