Relazioni familiari e adolescenza

L'adolescenza è un periodo estremamente affascinante della vita dell'uomo: per chi lo vive di persona e si trova al centro della sfida esistenziale; e per chi ne è già uscito (o crede di esserlo...) e non riesce più a penetrare i misteri dell'atmosfera adolescenziale, travolto dai ritmi senza tregua della vita adulta.

Sull'adolescenza si sono spesi fiumi di parole. Perché allora coltivare ancora questo terreno così sfruttato?

Con l'occhio ancora poco "miope" di "neo-adulte", le autrici del volume hanno raccolto la sfida che in quest'ultimo scorcio di millennio molti giovani lanciano alle generazioni adulte: la sfida di voler protrarre all'infinito la "moratoria" adolescenziale, stentando a spiccare il volo dal nido caldo della propria famiglia d'origine. Oggi molti giovani sembrano rifiutarsi di diventare adulti, non accettando di correre il rischio di assumere responsabilità adulte (di creare una propria famiglia).

La convinzione che l'adolescenza si configuri inevitabilmente come impresa congiunta di genitori e figli ha indotto a centrare lo sguardo non tanto sull'adolescenza, ma sulla famiglia in cui c'è un adolescente. Ciò che si prefiggono le autrici è andare al fondo delle relazioni tra genitori e figli e "mascherare" le reciproche responsabilità nella buona riuscita dell'impresa.

I risultati confermano la centralità, ormai unanimamente riconosciuta, del valorefamiglia nel mondo giovanile, con una precisazione importantissima: non solo la famiglia è ritenuta un valore, ma si configura veramente come risorsa-chiave nel momento in cui si corre il rischio di crescere.

L'indagine riesce poi, sorprendentemente, a ribaltare il quadro tradizionale dei rapporti educativi dei genitori: mentre è evidente un "ritorno" della figura paterna, che appare in particolare sintonia con l'esperienza dei figli, la trasmissione dei valori sociali - monopolio del padre nel passato - si configura sempre più come prerogativa materna.

Il volume apre così uno scenario molto suggestivo non solo sull'adolescenza, ma anche e soprattutto sull'adulto di oggi e di domani; fornisce interessanti suggerimenti sulla "sintomatologia" del rischio psico-sociale, in cui l'adolescente incorre se privo delle risorse necessarie a vincere la sfida del "diventare grande"; individua con precisione quali sono, all'interno delle relazioni familiari, i "fattori protettivi" nel prevenire le situazioni di rischio, offrendo preziosi spunti a chi opera sull'adolescenza.