Il forte aumento della domanda e dell'offerta di prestazioni psicologiche verificatosi in Italia negli ultimi anni, la critica agli strumenti e alle tecniche di tipo tradizionale, la necessità di regolamentare una professione fino ad oggi aperta "a tutti e a nessuno": questi i temi di un dibattito che ormai da parecchio tempo impegna operatori, amministratori pubblici e uomini politici. Questo volume nasce con l'intento di offrire un contributo concreto all'approfondimento di questo argomento, intorno al quale sono state più sovente espresse delle opinioni che non prodotte ricerche sistematiche.

Partendo da una riformulazione del concetto di ruolo, tesa a superare la staticità ed il determinismo che ha caratterizzato gran parte della letteratura "classica" sul tema, l'A. ha condotto una ricerca sull'argomento in diverse zone d'Italia. Attraverso la raccolta di materiale documentario, interviste agli psicologi e colloqui con amministratori pubblici, sono state verificate una serie di ipotesi riguardanti la rappresentazione sociale del ruolo, le aspettative nel suoi confronti, gli spazi operativi consentiti e quelli realmente occupati dagli psicologi che operano nella sfera del <

Il quadro che emerge dall'indagine si diversifica notevolmente in relazione al conte sto sociale, culturale ed economico in cui lo psicologo si trova ad operare, ma mette nel contempo in luce alcune linee di tendenza di cui è indispensabile tener conto, per arrivare al più presto ad una -messa a fuoco. professionale ed istituzionale. Il volume propone inoltre una nuova prassi metodologica utilizzabile per l'analisi concreta dei ruoli, professionali e non.

Mucchi Faina è ricercatore presso l'istituto di studi sociali dell'Università di Perugia. Si è laureata a Milano e si è specializzata a Parigi, dove ha conseguito il dottorato in psicologia sociale presso l'Ecole des hautes etudes en sciences sociales. Ha pubblicato numerosi saggi e svolto ricerche soprattutto nel campo della comunicazione e della psicologia collettiva.