Poliarchia

Robert A. Dahl

Poliarchia

Partecipazione e opposizione nei sistemi politici

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 224

ISBN: 9788820432478

Edizione: 7a edizione 1997

Codice editore: 903.8

Disponibilità: Esaurito

Da qualche tempo la saggistica politica registra l'allentarsi di quella spinta alla partecipazione che aveva caratterizzato il decennio postsessantottesco. Il "riflusso nel privato" è divenuta l'espressione ormai classica che sintetizza le disillusioni di quanti vedevano nella partecipazione, ovvero nella diretta assunzione di responsabilità politiche da parte di "tutti", l'unica possibilità autentica di trasformazione dell'esistente. Si trattava, in realtà, di speranze ingenue, allora; e di delusioni eccessive oggi. In effetti nei regimi politici contemporanei troviamo dovunque gruppi in competizione per l'autonomia e per il controllo del potere di governo. Sono i modi, le forme, l'efficacia di questa lotta a distinguere i vari regimi, disponendoli lungo un "continuum" che non va dalla perfetta democrazia all'assoluto totalitarismo, ma da regimi con maggiori a regimi con minori condizionamenti economici, sociali e politici. In quest'ottica più realistica, che dà per scontato il rifiuto di una concezione salvifica della politica, si è ritenuto opportuno pubblicare questo volume di R.A. Dahl, che costituisce il tentativo più coerente e rigoroso di concettualizzazione di spunti analitici e di intuizioni sociologiche che risalgono a una prestigiosa tradizione di pensiero politico occidentale, da Madison a Tocqueville, da Mill a Bentley. Il volume, ovviamente, si riferisce in primo luogo all'esperienza nordamericana, in cui la scena politica è dominata da coalizioni mutevoli di interessi organizzati. E tuttavia, ci sembra, una certa visione dello stato come organizzazione di gruppi e non di individui si va affermando anche in società politiche diverse da quella nordamericana. Nelle democrazie europee, in particolare, alla rousseauiana "volontà generale" si va sostituendo una visione che assimila sempre più il bene comune al "compromesso" tra i leader dei vari gruppi politici e sociali. Il cittadino, secondo i ben conosciuti modelli schumpeteriani, non è più sovrano, ma non è neppure la pedina inconsapevole del gioco spregiudicato di una ristretta élite del potere. Quali sono i vantaggi o quali i limiti di questo modello indubbiamente "depotenziato" di democrazia? E soprattutto quali sono i prerequisiti sociali, culturali e politici del suo funzionamento? Il volume di Dahl si propone di rispondere a questi interrogativi in maniera realistica e nella piena consapevolezza di quanto sia arduo e complesso il tentativo di costruire una scienza politica della democrazia poliarchica. Ed è proprio questa consapevolezza a rendere "aperta" tale problematico e a consentire anche a eventuali critici di "entrare nel gioco della scienza", recando quei contributi e quelle integrazioni cosi necessarie a una tematica, come quella pluralistica, suscettibile di ridursi, ove non sia adeguatamente approfondita, a effimera moda culturale.

Introduzione, di Angelo Scivoletto
1. Democratizzazione e opposizione pubblica
Concetti
Riformulazione del problema
Precisazioni
Presupposti
2. La poliarchia è importante?
3. Le sequenze storiche
La via verso la poliarchia
L'instaurazione del regime competitive
4. L'ordine socio-economico: concentrazione o dispersione?
I presupposti
Le società agrarie
Le società industriali e commerciali
5. L'ordinamento socio-economico: i livelli di sviluppo
Alcune questioni risolte
Alcuni problemi da chiarire
Esistono delle «soglie»?
I casi devianti
Il problema della spiegazione causale
Le società pre-industriali sono strutturalmente inadeguate alla politica competitive?
Come spiegare la relazione
Alfabetismo, istruzione e comunicazione
Un ordinamento sociale pluralistico
6. Eguaglianze e diseguaglianze
La distribuzione delle risorse politiche e delle capacità
Creazione di risentimenti e frustrazioni
Risposte dei governi
Risposte dei sottoprivilegiati
7. Sottoculture, modelli di divisione e capacità del governo
Istituzioni politiche ed efficienza del governo
8. Le credenze degli attivisti politici
I presupposti
Alcune importanti credenze
Legittimità della poliarchia
L'autorità
L'efficienza
La fiducia
La cooperazione
Come spiegare le credenze: un paradigma fuorviante
La cultura politica come «mezzo» esplicativo
Come si acquisiscono le convinzioni politiche
L'esposizione
Il prestigio
I legami con le credenze precedenti
La compatibilità con l'esperienza
Un altro paradigma
9. Il controllo straniero
10. La teoria: sommario e precisazioni
Alcune precisazioni
11, Post-scriptum: alcune implicazioni per la strategia del cambiamento sociale
Implicazioni per l'assistenza estera
Implicazioni per l'azione politica
Come orientarsi
Le garanzie reciproche
L'autorità dell'esecutivo
Come impedire la frammentazione
I governi locali


Contributi: Angelo Scivoletto

Collana: Istituto di sociologia dell'Universita' di Parma

Argomenti: Scienza e teoria politica - Sociologia dei fenomeni politici

Livello: Studi, ricerche

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