Dopo decenni di stabilità, l'arena elettorale italiana ha conosciuto nel corso degli anni '90 una serie di cambiamenti senza precedenti, segnalati dalla scomparsa o dalla trasformazione dei partiti storici e dalla nuova disponibilità degli elettori a trasferire il proprio voto da un partito all'altro. I mutamenti strutturali del sistema dei partiti sono stati accompagnati dalla perdita d'importanza delle forme tradizionali di comunicazione politica e dalla contestuale affermazione della televisione come strumento in grado di contribuire in modo decisivo alla vittoria alle urne, tanto che da più lati si lamenta l'"americanizzazione" delle campagne elettorali.

Questo lavoro mira e rilevare la presenza di cambiamenti nei criteri di scelta degli elettori connessi con le trasformazioni della comunicazione e con la diminuita salienza delle motivazioni tradizionali di scelta partitica. A tale scopo, vengono impiegati i dati ottenuti da un sondaggio compiuto su oltre 3000 elettori in occasione delle elezioni parlamentari del 1996. I risultati ottenuti confermano che, accanto a motivazioni di voto tradizionali, nel corso degli anni '90 si sono affermate altre motivazioni finora poco considerate negli studi elettorali sul nostro paese. Gli elettori italiani, infatti, orientano le proprie scelte non solo in base alle posizioni programmatiche assunte da partiti e coalizioni, ma soprattutto il gradimento verso un partito si forma oggi, in larga misura, attraverso l'apprezzamento del suo leader.

Fulvio Venturino , insegna Sistema politico italiano all'Università di Genova e Scienza politica all'Università di Cagliari. È redattore della rivista "Quaderni di Scienza Politica", nonché membro della Società Italiana di Scienza Politica e della Società Italiana di Studi Elettorali. È autore di diversi saggi sui processi e sui sistemi elettorali ed ha curato per la Angeli il volume Elezioni a Genova (1996).