Uno degli sviluppi più significativi delle politiche e del diritto del lavoro di questi anni è il crescente protagonismo delle regioni, al punto che oggi il diritto del mercato del lavoro non può prescindere dalla sua dimensione regionale.Questo libro intende riflettere su un'esperienza particolarmente significativa di intervento regionale, quello del Friuli Venezia Giulia, che apporta contributi essenziali alla comprensione e possibilmente all'evoluzione del quadro nazionale tuttora alquanto statico.Accanto ad una disamina del sistema nazionale, di altre esperienze regionali (Lombardia Lavoro e Agenzia di Trento), delle tipologie di incentivi e degli strumenti istituzionali predisposti, viene analizzato l'iter formativo della legge regionale 32/1985 che ha portato alla costituzione dell'Agenzia del lavoro del Friuli-Venezia Giulia. L'Agenzia è nata non solo come strumento per favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro, ma come strumento di erogazione di incentivi all'occupazione, in particolare a quello qualificato (politica attiva del lavoro), in stretta connessione alla politica di investimenti per lo sviluppo economico, diretti specialmente al riequilibrio territoriale ed alla formazione professionale.In una serie di contributi scritti da coloro che hanno progettato e gestito l'attività dell'Agenzia, il libro fa emergere i punti in comune e quelli divergenti dalle altre esperienze di agenzie del lavoro, analizzando gli interventi realizzati nel triennio 1985-88. Infine vengono prese in considerazione le prospettive dell'Agenzia. Molta attenzione viene rivolta alle attività di job creation, capaci di stimolare la nascita di posti di lavoro aggiuntivi legati a nuove attività utilizzando strumenti quali: formazione professionale e cultura manageriale, conoscenza e diffusione delle opportunità di investimento, attrezzature produttive, finanziamenti, servizi all'impresa.