La società neo-consumistica degli anni Ottanta è stata connotata dalla successione delle più varie mode culturali, spesso sostenute da accorte campagne promozionali e proposte dai mass-media come temi di discussione, a differenti livelli di discorso. La rilevanza sociologica deriva dal fatto che il processo di moda è una forma espressiva del mutamento, dunque una forma di sperimentazione di nuovi modelli di vita (nei rapporti e nell'agire sociali, come nei consumi materiali e negli interessi culturali).

E' così opportuno ripercorrere la letteratura sociologica del fenomeno «moda»: dalle osservazioni di Spencer e Sumner sul cerimoniale ed i costumi, di Veblen sulle connotazioni di classe del consumo, di Tarde sui processi di imitazione, di Simmel e Sombart sulla differenziazione sociale e sulla mobilità dei bisogni, alle riflessioni di Sorokin sulla diffusione culturale, di Smelser sulla logica della moda come comportamento collettivo, di Barthes e Baudrillard sulla Moda come discorso strutturato e consumo di differenze simboliche. L'obiettivo di questo libro è di ricostruire gli approcci di un interesse sociologico, secondo le tappe che ne caratterizzano lo sviluppo, articolato in temi distintivi: il rapporto tra moda e costume; tra moda e stratificazione sociale, che include il momento del passaggio dalla società tradizionale a quella di massa e le sue conseguenze; la questione dei processi diffusivi della moda, oggetto di dibattito su imitazione e «discendenze gerarchizzate» (trickle effect).

Questo testo è rivolto a chiunque si interessi o si occupi di moda, come strumento integrativo della propria formazione storico-sociologica sull'argomento e orientativo della ricerca, aperto a suggestioni di indagine che esplorino il senso della moda nella società contemporanea e la sua strutturazione in «sistema» tecnologico-produttivo.

Donatella Simon, ricercatrice nel Dipartimento di scienze sociali dell'Università di Torino, si è occupata di problemi di servizio sociale, di sociologia della disoccupazione e di aspetti della cultura positivistica italiana.