C'è l'Europa in fondo al viaggio intrapreso dalla "locomotiva del Maghreb".

Per annullare la distanza che separa il sistema-paese marocchino dall'Unione Europea, il regno di Hassan II sta abbandonando il binario morto del protezionismo.

Economia, finanza e politica, negli anni di fine millennio, hanno imboccato con decisione la via del cambiamento. Autorevoli osservatori internazionali, inoltre, indicano Rabat come la capitale di una nazione emergente.

In particolare, la netta prevalenza del pubblico sul privato va incontro a una drastica riduzione ed il recente piano di aggiustamento strutturale prevede un aumento del PIL del 60% in dieci anni.

Dal canto loro, le imprese italiane, con una crescita dell'export verso il Marocco del 69% nell'ultimo triennio, sembrano avallare questa previsione.

Quali settori? Tra quelli di maggior interesse figurano quello delle infrastrutture e delle macchine utensili, entrambe prioritarie per l'economia marocchina, il tessile-abbigliamento e le concessioni in opere pubbliche.

Le potenzialità? La generale politica di liberalizzazione, dopo decenni di statalismo, sta comportando una progressiva apertura dell'economia marocchina agli investitori ed un forte sviluppo del commercio estero.

Quali spinte agli investimenti? Il programma di privatizzazioni in atto, le riforme del sistema finanziario e bancario, che preludono alla piena convertibilità della moneta marocchina - il dirham -, l'ammodernamento del sistema fiscale, la sua semplificazione e la parallela riduzione di oneri a carico degli investitori.

I rischi? Le diffuse resistenze al cambiamento, la permanenza di un tasso relativamente elevato di protezionismo, la qualità inadeguata della produzione, il basso livello di formazione della manodopera locale, la governabilità ancora in bilico.

Affinché il viaggio alla scoperta del Marocco sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti ed approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il mondo" è la Collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso le quali potersi muovere nelle nuove mete imposte dall'economia globale.