L'interesse crescente per i fenomeni migratori sollecita l'antropologia a riflettere sugli aspetti teorico-metodologici connessi a tali processi e sul ruolo stesso dell'antropologo. La ricerca si presenta come un'indagine etnografica, basata sull'osservazione e su colloqui semistrutturati all'interno di una specifica comunità, quella dei marocchini in Umbria. La riflessione parte dall'idea di comunità e attraversa tale concetto quando è applicato ad una dimensione dinamica, come quella immigratoria, in una specifica dimensione arabo-islamica. Il testo evidenzia le catene migratorie e alcune reti di relazioni interne alla comunità, come la dimensione familiare, fondamentale nel mondo arabo e le modalità di aggregazione formale e informale del gruppo (dinamiche identitarie).

Un'analisi specifica è rivolta alla dimensione femminile e al ruolo delle donne nei riti della nascita, atti fondativi della famiglia e al tempo stesso di riconoscimento del gruppo nella società d'accoglienza nella sua dimensione religiosa e culturale.

Vengono inoltre esplorati alcuni ambiti di relazione con la società italiana, in particolare con le istituzioni scolastiche, in merito ai processi di educazione interculturale (forme integrative-acculturative) e con le istituzioni giudiziarie-carcerarie (forme di marginalità e devianza). L'attenzione ai vissuti aiuta a comprendere i fenomeni migratori, anche quelli legati alla marginalità: spesso i comportamenti a rischio si producono come esito non voluto del percorso migratorio, soprattutto qualora non si realizzi un inserimento sociale o non si abbia il sostegno di catene familiari.

Fiorella Giacalone è ricercatrice di Antropologia culturale presso il "Dipartimento Istituzioni e Società", Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Perugia. Da un decennio si interessa degli approcci teorico-metodologici antropologici connessi ai fenomeni immigratori e all'educazione interculturale, temi su cui ha svolto numerose ricerche e docenze in corsi di formazione. Tra i saggi pubblicati: (con altri), L'identità sospesa. Essere stranieri nella scuola elementare (Perugia-Firenze, 1994); Le radici in tasca (Perugia, 1996); Il corpo e la roccia (Roma, 1996); Festa e percursos de educação intercultural (Florianopolis, Universidade Federal de Santa Catarina, Brasile, 1998), Cure materne e famiglie marocchine immigrate in Umbria, in Mille modi di crescere (Milano, 2002).