Lo sviluppo del Mezzogiorno, la riduzione del divario che lo separa dal Centro-Nord e dei divari che si sono aperti al suo interno, continuano a costituire una arida per la politica economica italiana.

La sproporzione che tuttora si registra in questo campo tra le aspettative, gli interventi e i risultati conseguiti costringe ad un continuo riesame della situazione, alla ricerca di una diagnosi e, soprattutto, di una prognosi internamente coerente e capace di guidare senza tentennamenti l'attuazione delle politiche di accelerazione dello sviluppo del Mezzogiorno.

Questo volume, che raccoglie una selezione dei contributi discussi alla V Conferenza italiana di scienze regionali tenutasi a Bari, presenta alcuni tentativi di rileggere aspetti del problema meridionale dal punto di vista delle scienze regionali, cioè di una prospettiva che privilegia la dimensione spaziale dei fenomeni studiati.

I contributi, pur diversi l'uno dall'altro, privilegiano la prospettiva strutturale di lungo periodo e di confronto interregionale oltre alcune novità metodologiche. Tre contributi, infine, dovuti a studiosi greci, mettono a confronto i problemi del Mezzogiorno con quelli di concentrazione urbana, di rapporto tra i livelli di governo e di valutazione dei progetti di sviluppo propri della Grecia, un paese mediterraneo che per molti esperti guarda al sentiero di evoluzione del Mezzogiorno come a un traguardo ancora da raggiungere.

Raffele Brancati è ricercatore del Cespe (Centro Studi di politica economica) di Roma e membro del Nucleo di valutazione dei progetti di nuova imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno.

Paolo Costa è professore ordinario di Programmazione economica dell'Università di Venezia, Ca' Foscari.

Vittore Flore, giornalista e saggista, è direttore di «Delta» rivista edita dalla Cassa di Risparmio di Puglia.