Le città del sogno.

Scrive Max Weber: "L'esperienza storica ha sempre confermato che il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l'impossibile". E ciò ci porta al discorso delle "città del sogno". Progettare e poi costruire una "città ideale" è sempre stato il sogno di un architetto ma non solo di costoro: da Platone a Le Corbusier sono molteplici "i sogni", tanto che il sogno è il simbolo dell'uomo. Tutti sogniamo, dal bambino che aspetta il Natale all'impiegato che gioca al totocalcio e alle varie lotterie. Il sogno è così importante per la conoscenza della società, che ha influenzato la cultura di Assiri, Egizi, Etruschi e Romani, per non dimenticare tutte le pratiche magiche e il tentativo di raggiungere l'estasi (spesso mediante derivati di erbe e piante).Simbolo moderno di questa ricerca e studio scientifico e culturale è Sigmund Freud.

Allora in questa prospettiva si possono valutare gli apporti di Francesco di Giorgio Martini, Luciano Laurana, il Rossellino, il Filarete, Vincenzo Scamozzi e molti altri, come il loro rapporto "utopico" con il Mecenate. Specie nel XV e XVI secolo sono emerse grandi politiche culturali, non solo da parte della Chiesa e dei principi, ma anche da parte della borghesia. È possibile oggigiorno tornare a quest'atmosfera? E se la risposta fosse sì che cosa si dovrebbe fare? Con questo libro l'autore, descrivendo alcune città che ha avuto occasione di conoscere in modo più approfondito, non vuole dare una risposta esaustiva al problema, ma contribuire a un dibattito tutt'ora attuale su un tema così affascinante.

Claudio Stroppa è professore di Sociologia Urbana e Rurale nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pavia, e di Sociologia Urbana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Parma; è altresì docente di Sociologia nella Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Facoltà di Medicina, Università di Pavia. Giornalista pubblicista, autore di venticinque libri, esperto di pianificazione sociale, è uno studioso dei problemi di comunità (Comunità e Utopia, Dedalo, Bari 1970; Comunità e simbolismo, Cedam, Padova, 1997).Per Angeli ha pubblicato: Quartieri urbani e crisi della città. Quarto Cagnino, anno zero (1975); Il bambino come comunicazione (1982); Il bambino e la città (1996); Creare una ludoteca (1997).