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La sindrome di Gondrano

Stefano Poli

La sindrome di Gondrano

Senso e significati del lavoro nella società postmoderna

Alla luce dell’odierna complessità lavorativa, il volume ripercorre l’evoluzione storica del lavoro fino ai molteplici significati che assume nella postmodernità e, attraverso l’analisi di recenti indagini nazionali, esplora la relazione tra i vissuti dell’esperienza lavorativa e il posizionamento sociale dell’individuo, definendo le rappresentazioni occupazionali e professionali sulla base dei modelli di appartenenza significativa sotto il profilo dello status sociale.

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 304

ISBN: 9788856800425

Edizione: 2a ristampa 2024, 1a edizione 2008

Codice editore: 1042.50

Disponibilità: Discreta

"Gondrano era sempre stato un forte lavoratore, ma ora sembrava che in lui vi fossero non uno ma tre cavalli: vi erano giorni in cui tutto il lavoro della fattoria sembrava pesare sulle sue possenti spalle. La sua risposta a ogni problema, a ogni difficoltà era: "Lavorerò di più!" frase che aveva adottato quale suo motto personale." (La fattoria degli animali, G. Orwell)
L'insorgere di una nuova complessità lavorativa rende attuale la metafora di Gondrano, vera e propria "sindrome" che descrive lo sforzo del lavoratore contemporaneo impegnato nella gestione quotidiana e individuale di una crescente complessità sistemica. In questo modo anche l'iperattività o il perfezionismo divengono strategie possibili affiancandosi alle categorie del rischio e del disancoramento, laddove l'insicurezza e lo stress lavorativi producono frammentazione e disagio, coinvolgendo sia il giovane precario, sia il manager incalzato dagli obiettivi di produzione o il professionista work addicted.
Proprio in un'epoca in cui la tecnologia consentirebbe una sempre più ampia emancipazione dell'uomo dalla fatica, la dimensione del lavoro diviene oggi una delle preoccupazioni sociali più importanti nel vissuto delle persone. Tuttavia, è proprio l'incertezza occupazionale che caratterizza il mercato del lavoro nella crisi del sistema economico liberista a rafforzare l'idea che il lavoro costituisca ancora una dimensione cardinale, allargandone gli universi simbolici e rafforzandone l'importanza nella determinazione delle identità nelle biografie individuali.
Secondo questa chiave di lettura il volume realizza un percorso che affronta l'evoluzione storica del lavoro fino ai molteplici significati che assume nella postmodernità e, attraverso l'analisi di recenti indagini nazionali, esplora la relazione tra i vissuti dell'esperienza lavorativa e il posizionamento sociale dell'individuo, definendo le rappresentazioni occupazionali e professionali sulla base dei modelli di appartenenza significativa sotto il profilo dello status sociale.

Stefano Poli, dottore di ricerca in Metodologia della Ricerca sociale, collabora con il Dipartimento di Scienze antropologiche dell'Università degli Studi di Genova. Da anni svolge attività di ricerca per enti pubblici e privati su temi inerenti le relazioni lavoro-società ed è autore di diverse pubblicazioni in materia.



Mauro Palumbo, Prefazione
Introduzione
Parte I. Il lavoro ieri e oggi, il passato che orienta il futuro
Dall'arco alla macchina a vapore: alle origini del lavoro
(Un approccio multi-disciplinare al significato del lavoro; Gli studi antropologici sul concetto di lavoro; Oikonomia e crematistica: dalla maledizione di Aristotele alla concezione etica del lavoro; Il lavoro tra obbligo e vocazione: dai secoli bui al Protestantesimo; La rivoluzione industriale e la divisione del lavoro: l'aumento della produzione e l'espansione delle differenze)
Dalla fabbrica al computer: la parabola del posto fisso e avvento del lavoro "post it"
(L'avvento e l'apogeo della sociologia industriale; La scoperta della natura sociale del lavoro; Disoccupazione e lavoro tra il primo e il secondo conflitto mondiale; La ripresa economica del secondo dopoguerra: il significato del lavoro per i colletti bianchi; L'apice del fordismo e il lavoratore della società del benessere; Lo studio del lavoro nella transizione postfordista; Dalla crisi postfordista alla società dei lavori: l'insicurezza del lavoratore nella modernità liquida)
Lo scenario internazionale del lavoro postfordista
(La globalizzazione e l'origine della flessibilità; Flessibilità e precarietà: concetti polisemici e differenze europee; La flessibilità ante litteram: occupazione atipica in epoca fordista; La dimensione internazionale della flessibilità)
Parte II. Il significato del lavoro postmoderno
Senso e significato del lavoro nella società contemporanea
(Perché si lavora? Un quesito apparentemente scontato; Le funzioni del lavoro; Il rapporto tra senso, senso comune e significato, ovvero, il senso che soggiace al significato del lavoro; Il significato del lavoro; Il continuum tra esperienza e significati del lavoro; Importanza e centralità del lavoro)
Una rilettura del significato del lavoro sociale secondo il modello delle appartenenze significative
(Una proposta teorica di partenza; Il lavoro: da un'accezione di classe ad una prospettiva di ceto; Il lavoro: azione sociale e orientamento di ceto; Una classificazione delle professioni; Occupazione e sistema di valori; Occupazione, connubium e convivium; Lavoro e stili di vita; Alcune considerazioni conclusive)
Le traiettorie lavorative dei giovani adulti: il significato del lavoro per le generazioni postfordiste
(Traiettorie di lavoro e conseguenze biografiche: il destino non scritto; Un'ipotesi di funzionamento per alcuni indicatori di funzionamento e risorse; Le ipotesi di funzionamento rispetto alla condizione lavorativa e alle conseguenze biografiche: lavoro e traiettorie di vita; Differenze sotto il profilo del genere e dell'età nelle traiettorie biografiche; Traiettorie biografiche e significati del lavoro)
Il significato del lavoro attraverso la metafora: le sindromi postmoderne dell'uomo flessibile
(Come il legno nelle mani di un falegname...; La sindrome di Gondrano: "Lavorerò di più!"; Dall'officina di Efesto alla condanna di Sisifo: la fabbrica miniaturizzata; I sistemi di relazione e le posizioni dominanti nel lavoro; Lavoro, controllo sociale e conflitto; Dal posto fisso agli sbocchi interstiziali: lavoro liquido e flessibile; Gli effetti della postmodernità sulle identità a termine: lavoro, ludus e distacco; Qualche riflessione conclusiva)
Il lavoro oggi: prospettive di sviluppo e nuove strategie
Riferimenti bibliografici.

Contributi: Mauro Palumbo

Collana: Laboratorio sociologico

Argomenti: Sociologia economica, del lavoro e delle organizzazioni

Livello: Textbook, strumenti didattici

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