La vicenda umana e spirituale di Edith Stein (1891-1942) in questi ultimi anni è diventata nota anche al di fuori della cerchia degli specialisti. Ebrea, allieva di Husserl a Gottinga e poi sua assistente a Friburgo prima di Heidegger, battezzata nella Chiesa cattolica dopo un lungo periodo di incredulità, monaca carmelitana col nome di Teresa Benedetta della Croce, martire nel lager di Auschwitz, la sua esperienza non può mancare di colpire e di interessare. È meno largamente noto il suo pensiero filosofico, cui pure sono state dedicate opere pregevoli.

Il volume approfondisce una tematica particolare, ma centrale, che finora non ha ricevuto adeguata attenzione: la sua concezione della filosofia, che nasce dalla sete di verità connaturata all'uomo, e il rapporto della filosofia con la fede, che senza negarla sorregge ed eleva la ragione umana nel suo rapporto con la verità.

La ricerca è condotta lasciando parlare il più possibile Edith Stein stessa, attraverso il suo epistolario, la sua autobiografia, gli scritti minori, e situando la sua riflessione nel contesto di tutta la sua vita e della sua esperienza culturale e spirituale. Dall'analisi delle testimonianze relative agli anni giovanili nasce anche la proposta di individuare nello sviluppo del suo pensiero un periodo "pre-fenomenologico", finora non indagato ma di grande significato per la comprensione della sua figura.

Marco Paolinelli è professore di Filosofia morale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Allievo di Sofia Vanni Rovighi, ha approfondito tematiche di filosofia morale (soprattutto tematiche di fondazione dell'etica), e ha dedicato il suo interesse alla storia della filosofia da Leibniz, attraverso la Aufklärung (La filosofia in Germania nell'età dell'illuminismo ) a Kant ( Fisico teologia e principio di ragion sufficiente; Il filosofo e il tecnico della ragione ), al romanticismo e ad Hegel ( Introduzione alla Fenomenologia dello spirito e commento analitico di diverse sezioni).