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La previdenza complementare dei dipendenti pubblici

Inpdap

La previdenza complementare dei dipendenti pubblici

Le particolarità e le prospettive dopo il decreto n. 252/2005

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 256

ISBN: 9788846481375

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 1046.79

Disponibilità: Discreta

Quali sono le particolarità della previdenza complementare nel pubblico impiego? Cosa comporta per un dipendente pubblico la trasformazione della propria indennità di fine servizio in tfr al momento dell'adesione ad un fondo pensione? Le regole introdotte dal decreto legislativo n. 252/2005 troveranno applicazione per i dipendenti pubblici? Quale ruolo la normativa assegna all'Inpdap e quale contributo l'istituto previdenziale può dare allo sviluppo della previdenza complementare?
A queste domande intende dare risposta questo volume, alla vigilia di una stagione che si annuncia come quella del definitivo rafforzamento del secondo pilastro pensionistico nel Paese, anche se con un interrogativo: interesserà, da subito, anche i dipendenti pubblici?
Dopo le riforme degli anni novanta del secolo scorso - che hanno equiparato le regole sulla pensione obbligatoria tra settore pubblico e settore privato - è identica tra lavoratori privati e pubblici l'esigenza di piani pensionistici complementari in grado di integrare il livello delle prestazioni del sistema previdenziale obbligatorio, destinato a ridursi progressivamente. Ciò nonostante, la previdenza complementare ha finora avuto una diffusione meno significativa nel settore pubblico rispetto a quella registrata nel mondo del lavoro privato. Le ragioni di questo ritardo sembrano dipendere non solo dalle particolarità della normativa ma anche da una sottovalutazione del problema della riduzione della tutela pensionistica obbligatoria per i dipendenti pubblici.
Con questa pubblicazione si vuole contribuire a una maggiore conoscenza della materia, favorire la consapevolezza del bisogno di risparmio previdenziale e stimolare interventi ed iniziative perché il rafforzamento della previdenza complementare riguardi anche il pubblico impiego.

L'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni (Inpdap) gestisce ed eroga per i lavoratori del pubblico impiego: pensioni, trattamenti di fine rapporto e di fine servizio, prestiti e mutui, borse di studio e vacanze studio per i figli dei dipendenti e pensionati, ospitalità in convitti per i figli di dipendenti e pensionati, assicurazione sociale vita. I lavoratori iscritti sono 3.500.000, i pensionati 2.534.000. Ogni anno sono erogati circa 480.000 trattamenti di fine servizio o di fine rapporto. L'Inpdap accantona, rivaluta e conferisce ai fondi pensione dei dipendenti pubblici le quote di Tfr destinate a previdenza complementare. Per i fondi svolge anche altri servizi amministrativi in forma gratuita.



Sergio Corbello, Prefazione
Luigi Marchione, Introduzione
Perché la previdenza complementare. I tassi di sostituzione della previdenza obbligatoria e complementare
(La nascita della previdenza complementare; Il processo di riforma della previdenza pubblica; Tassi di sostituzione nel sistema misto; Tassi di sostituzione nel sistema contributivo; Tassi di sostituzione netti nel sistema contributivo; La previdenza complementare. I tassi di sostituzione)
I destinatari e gli strumenti della previdenza complementare
(I destinatari; Le fonti istitutive; I fondi pensione negoziali; I fondi pensione aperti; Forme pensionistiche individuali mediante polizze assicurative; Fondi di nuova istituzione; Le prestazioni e gli altri diritti prima del pensionamento; La commissione per la vigilanza sui fondi pensione)
La disciplina della previdenza complementare dopo il decreto n. 252/2005. Un confronto con il decreto n. 124/1993
(Premessa; L'equiparazione delle forme pensionistiche complementari e la loro istituzione; I vari tipi di forme pensionistiche complementari; Adesione, circolazione e portabilità nell'ambito delle varie forme pensionistiche complementari; Le nuove modalità di adesione; Il finanziamento della previdenza complementare; Le regole di accesso alle prestazioni; Le nuove regole sui diritti anteriori al pensionamento; Sequestrabilità, cedibilità e pignorabilità della posizione individuale, delle prestazioni pensionistiche, dei riscatti e delle anticipazioni; Le misure compensative per i datori di lavoro; Il contributo di solidarietà e il finanziamento del fondo di garanzia Inps e della Covip; La disciplina fiscale; Allargamento e rafforzamento della Covip; L'informazione; Entrata in vigore del decreto n. 252/2005)
La previdenza complementare per i dipendenti pubblici dopo il decreto legislativo n. 252/2005
(Premessa; Le regole valevoli per la previdenza complementare dei dipendenti pubblici fino all'attuazione della legge delega n. 243/2004; La delega e la previdenza complementare per i dipendenti pubblici)
I fondi contrattuali nel pubblico impiego: bacini di utenza, esperienze realizzate e prospettive)
(I dipendenti pubblici in servizio; Il Fondo pensione Espero per il personale della scuola; Il fondo pensione per il personale delle regioni, delle autonomie locali e del servizio sanitario nazionale; Il fondo pensione per il personale dei ministeri, delle agenzie fiscali, della presidenza del consiglio e degli enti pubblici non economici; I fondi negoziali a dimensione territoriale che associano dipendenti pubblici; Gli elementi utili per il calcolo della contribuzione ai fondi pensione dei dipendenti pubblici: Tfs, Tfr, percentuali da destinare a previdenza complementare)
Dal Tfs al Tfr. Le principali caratteristiche delle due prestazioni
(Cenni storici; Le prestazioni)
La trasformazione del Tfs in Tfr e la convenienza all'adesione al fondo pensione per un dipendente della scuola
(Premessa; Schema tecnico; Risultati e conclusioni)
Quanto "rende" la gestione del virtuale. I rendimenti medi del paniere dei fondi pensione individuati dal decreto del 23 dicembre 2005
(Premessa; Elaborazioni; Conclusioni)
Appendice. Testi normativi.

Contributi: Sergio Corbello, Luigi Marchione

Collana: Lavoro e società

Argomenti: Politiche e servizi sociali - Sociologia economica, del lavoro e delle organizzazioni

Livello: Studi, ricerche

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