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La legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo

Silvia Mirate

La legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo

Il volume vuole offrire una nuova lettura della legittimazione a ricorrere, che, attraverso un’analisi per “posizioni legittimanti”, la riconduca a una dimensione naturalmente processuale, identificandola nell’affermazione astratta della titolarità di un interesse qualificato e differenziato, la cui tutela in fondo costituisce l’essenza stessa, sul piano ontologico, del giudizio amministrativo.

Edizione a stampa

40,00

Pagine: 414

ISBN: 9788891780942

Edizione: 1a edizione 2018

Codice editore: 1590.22

Disponibilità: Nulla

Pagine: 414

ISBN: 9788891785701

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1590.22

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 414

ISBN: 9788891785718

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1590.22

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

La legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo ha smarrito la propria identità. La sua configurazione teorica, ancorata alla stretta identificazione con la titolarità effettiva di un interesse legittimo, stenta a trovare un'applicazione uniforme nei confronti di tutte le fattispecie che attualmente fondano l'accesso al giudizio amministrativo.
Ne deriva un'inevitabile frammentazione, che separa la dominante nozione di legittimazione "sostanziale" dall'individuazione di molteplici e disordinate figure di legittimazione "speciale".
È possibile ricomporre la legittimazione a ricorrere in un'unica nozione in grado di adeguarsi a tutte le ipotesi di ricorso al giudice amministrativo? È possibile ripensare tale figura in un'ottica prettamente processuale, che le restituisca il ruolo di autonoma ed unitaria condizione dell'azione giurisdizionale amministrativa?
Lo studio muove da questi interrogativi per offrire una nuova lettura della legittimazione a ricorrere, che, attraverso un'analisi per "posizioni legittimanti", la riconduce a una dimensione naturalmente processuale e la identifica nell'affermazione astratta della titolarità di un interesse qualificato e differenziato, la cui tutela in fondo costituisce l'essenza stessa del giudizio amministrativo.

Silvia Mirate
è ricercatrice di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino. Ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo di professore associato. È autrice di numerosi scritti, fra cui l'opera monografica Giustizia amministrativa e Convenzione europea dei diritti dell'uomo (Napoli 2007), e di diversi saggi, anche in lingua inglese, sui temi del processo e del procedimento amministrativo in ambito nazionale ed europeo.

Introduzione
Genesi ed evoluzione della legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo: le interpretazioni dottrinali nell'intreccio con l'interesse al ricorso
(Alla ricerca della nozione di legittimazione a ricorrere (e dell'interesse al ricorso) nelle pieghe dei "grandi temi" della giustizia amministrativa; L'"interesse" nella legge istitutiva della Quarta Sezione del Consiglio di Stato: conseguenze interpretative sulle nozioni di legittimazione e interesse a ricorrere tra tutela oggettiva e tutela soggettiva; Le teorie "oggettivistiche" e l'interesse a ricorrere nel processo amministrativo; Verso una differenziazione tra legittimazione e interesse al ricorso nell'evoluzione delle dottrine "oggettivistiche"; Le teorie "soggettivistiche" e la configurazione della legittimazione al ricorso; L'intreccio fra interesse sostanziale e azione processuale: le oscillazioni dottrinali sulla definizione delle due diverse nozioni di legittimazione ed interesse al ricorso; La legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo: la titolarità effettiva della posizione sostanziale; Quali ragioni per una legittimazione a ricorrere a carattere "sostanziale" nel processo amministrativo?; Spunti dottrinali per una diversa configurazione della legittimazione a ricorrere)
Critica alla nozione "sostanziale" di legittimazione a ricorrere: le fattispecie giurisprudenziali e normative
(Le difficoltà nell'applicazione del concetto di legittimazione "sostanziale"; Sezione I. Un esempio problematico: la legittimazione "sostanziale" e la giurisprudenza sui ricorsi reciprocamente escludenti; La questione nelle decisioni dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato; La sentenza Fastweb: dalla Corte di Giustizia un'indicazione chiarificatrice sulla legittimazione come condizione di accesso alla tutela giurisdizionale; Le pronunce dei giudici nazionali nell'attesa del secondo intervento di Lussemburgo: la (vana?) ricerca di un'interpretazione conforme tra diritto interno e diritto UE; La necessità per il giudice amministrativo di uniformarsi al diritto UE: la posizione della Cassazione; Un altro rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia: la giurisprudenza Fastweb come regola o come eccezione?; I possibili scenari dopo il caso Puligienica: l'applicazione del nuovo art. 120 c.p.a. e la ricerca di soluzioni da parte del giudice amministrativo; Sezione II. La complessificazione della legittimazione: la titolarità dell'interesse legittimo e le altre fattispecie di accesso al giudice amministrativo; La problematica legittimazione a ricorrere del soggetto "terzo"; Un difficile banco di prova per la nozione di legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo: l'azionabilità degli interessi collettivi e diffusi; Le eccezioni ex lege alla legittimazione sostanziale: verso forme di legittimazione generale e oggettiva?)
La legittimazione a ricorrere come titolarità del potere di azione giurisdizionale: posizioni legittimanti e funzione tutoria dell'interesse sostanziale
(Per una ridefinizione in chiave processuale della legittimazione a ricorrere nel processo amministrativo; Le posizioni legittimanti come condizione di accesso al giudice amministrativo; L'individuazione delle posizioni legittimanti l'accesso al giudizio amministrativo: l'esigenza di tutela dell'interesse sostanziale; Posizioni legittimanti e interesse sostanziale: i criteri di qualificazione e differenziazione; Le posizioni legittimanti in movimento: storicità ed evoluzione nel dinamismo della tutela giurisdizionale)
La nozione "processuale" di legittimazione a ricorrere: un'analisi per posizioni legittimanti
(Premessa metodologica; Sezione I. Le posizioni legittimanti individuali; La posizione legittimante del destinatario del provvedimento impugnato; Le posizioni legittimanti del soggetto "terzo"; Sezione II. Le posizioni legittimanti sovraindividuali; La posizione legittimante collettiva; Le posizioni legittimanti diffuse; La posizione legittimante diffusa "legale"; Le posizioni legittimanti diffuse "giurisprudenziali"; Sezione III. Le posizioni legittimanti "uti civis"; Dall'interesse diffuso all'interesse comune: la creazione giurisprudenziale di una posizione legittimante uti civis; Legittimazione a ricorrere e actio popularis: corsi e ricorsi di un binomio ancora in discussione; La configurazione di una posizione legittimante uti civis nelle previsioni normative delle azioni popolari; La posizione legittimante di "classe" nel ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di pubblici servizi; Sezione IV. Le posizioni legittimanti pubbliche; Dalla legittimazione "oggettiva" alla legittimazione "soggettiva" per la tutela di interessi pubblici)
Riflessioni conclusive
Bibliografia.

Collana: Studi di diritto pubblico

Argomenti: Diritto, giustizia

Livello: Studi, ricerche

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