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La geografia nella società industriale

Pierre George

La geografia nella società industriale

Edizione a stampa

21,50

Pagine: 148

ISBN: 9788820422257

Edizione: 7a edizione 1989

Codice editore: 620.16

Disponibilità: Fuori catalogo

La superficie terrestre viene rimodellata: una nuova «crosta tecnica» si sostituisce ai paesaggi tradizionali, quali l'uomo li ha costruiti nei secoli. Anche là dove la natura apparentemente mantiene i suoi normali avvicendamento, si impone la presenza umana: come intervento diretto (è il caso degli insediamenti in pieno deserto o nelle zone circumpolari) ovvero, in negativo, come segregazione artificiale alla quale certe aree vengono sottoposte perché fungano da riserva per la conservazione di specie animali e vegetali in via di estinzione (è il caso di certi parchi naturali). Nessun elemento della superficie terrestre sfugge ormai più all'influenza umana. che impone nuovi ruoli e nuove funzioni, che modifica l'aspetto fisico del territorio, che annulla le differenze tra ambiente rurale e ambiente urbano. Le categorie tradizionali che il geografo utilizzava per interpretare i fenomeni terrestri non sono più utilizzabili: si modifica lo stesso rapporto psicologico tra l'uomo e il suo ambiente. Ma non può essere modificato il foro rapporto biologico: ed è proprio su questo livello, sul quale l'adattabilità umana è minore, che l'era delle tecniche presenta il suo aspetto distruttivo: spreco di risorse, distruzione degli equilibri naturali - e del loro stesso supporto geologico - inquinamento...

Fare un bilancio degli effetti «costruttivi» e di quelli «distruttivi» dell'era delle tecniche, è ancora impossibile: i mutamenti, e gli adattamenti, sono in corso. Ma non è troppo presto per rendersi conto che certi processi vanno corretti. che certi indirizzi vanno mutati, se si vuole che la terra rimanga - o ritorni a essere - un posto dove si può vivere.

Pierre George, direttore dell'institut da démographie dell'Università di Parigi I e professore all'Institut d'études politiques, è uno dei più noti geografi europei, autore di una quarantina di volumi e redattore capo del «Dictionnaire de la géographie». Di lui è stata pubblicata in questa collana -L'organizzazione sociale ed economica degli spazi terrestri», un'opera che ha avuto un vasto successo e numerosissime ristampe.

Premessa
Introduzione
Parte I - L'incidenza della tecnica sullo spazio
1. Le trasformazioni del paesaggio rurale
1.1. Dimensioni nuove, paesaggi nuovi
1.2. La modificazione dei rapporti climatici e biologici
1.3. Dal contadino all'agricoltore. La fine di un'ecologia naturale e di un'ecologia umana
1.4. La disparità dei ritmi di evoluzione
1.5. Spostamenti ed estensione dello spazio agricolo
2. L'incidenza dell'industria
2.1. I prelievi di materie prime e di energia La penetrazione nei deserti li deserto di alta latitudine Deserti continentali e deserti caldi Deserti d'alta montagna
2.2. I paesaggi industriali
Le industrie che sporcano Le industrie ingombranti Le industrie "discrete"
3. L'impatto dei trasporti
3.1. La circolazione continentale
La ferrovia
La circolazione automobilistica
Le infrastrutture dello spazio aereo
Condutture ed elettrodotti
3.2. La concentrazione della circolazione marittima
4. Il condizionamento tecnico della vita umana
4.1. La costruzione industriale
4.2. Il condizionamento degli spazi di lavoro e di servizio
4.3. Usura e rinnovamento
Successione e cumulo delle età tecniche
4.4 La circolazione urbana
4.5. Lo spazio urbano snaturato
L'impossibilità di riassorbire i rifiuti
4.6. La proiezione dell'ambiente urbano. Lo spazio turistico
4.7. Le macchine da distruzione
5. Conclusioni e bilanci. Una nuova ecumene, o la distruzione dell'ecumene?
Parte Il - La protezione dello spazio. La conservazione
dell'ecumene. La crisi degli anni settanta
1. Temi e strategie
1.1. Una rimessa in discussione dei valori economici delle risorse del pianeta
1.2. La ricerca di nuove forme di organizzazione dello spazio
2. Una nuova geografia dell'industria? Ipotesi, esperienze, contraddizioni
2.1. Addensamento dello spazio industriale
2.2. Dilatazione dello spazio industriale
La strategia dei paesi industriali
L'allentamento della pressione demografica, fonte di capitali freschi nei paesi sottosviluppati
3. Cambiamenti di scala. Cambiamenti nell'organizzazione dello spazio
3.1. La ricerca di trasporti di massa adatti ai vari ordini di distanze
3.2. Una nuova concezione dell'organizzazione dello spazio e dell'urbanizzazione
3.3. L'unità di esistenza. La città nuova. Il paradiso urbano perduto verrà ritrovato?
4. Spazi di svago. Spazi di riserva
4.1. Le zone di svago
Il livello locale
Il livello settimanale
Le zone per gli svaghi stagionai
4.2. Le zone di riserva
A mo' di conclusione


Contributi: Marica Milanesi

Collana: Geografia umana