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La filosofia politica di Rousseau

A cura di: Giulio Maria Chiodi, Roberto Gatti

La filosofia politica di Rousseau

La Collana sui classici della filosofia politica si arricchisce di questo testo sul pensiero di Jean-Jacques Rousseau, la cui influenza è così estesa e profonda da renderlo ancora una presenza vitale. Il nesso tra antropologia e politica emerge qui in modo accentuato, sia esso filtrato attraverso il romanzo pedagogico o il romanzo che ci narra di Julie e Saint-Preux o la singolare “storia dell’anima” iniziata con le Confessions.

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 240

ISBN: 9788820402020

Edizione: 1a ristampa 2022, 1a edizione 2012

Codice editore: 629.27

Disponibilità: Discreta

Pagine: 240

ISBN: 9788856876949

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 629.27

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

È difficile trovare un autore, come Jean-Jacques Rousseau, che abbia esercitato un'influenza così estesa e così profonda, non solo nell'ambito di discipline specifiche, come la filosofia politica, l'antropologia culturale, la pedagogia, la letteratura, ma anche nella formazione del "senso comune". Ed è un'influenza che si allunga nel tempo senza apparentemente cessare o diminuire d'intensità. Discorso scontato, si dirà. E certo in parte lo è. Lo diventa meno, però, se proviamo a verificare come quest'influenza si è manifestata e si manifesta tutt'ora.
La presenza di Rousseau non è, infatti, una presenza avvertita, per così dire, da lontano, ma è una presenza vitale: "Jean-Jacques" riemerge in mille modi nei nostri discorsi, siano essi discorsi da specialisti o da semplici cultori. Non è certamente un autore solo per l'accademia, anzi forse è tra quelli che meno si prestano a essere irrigiditi in schemi interpretativi più o meno fissi o in categorie generalizzanti.
Questo volume può essere letto come l'espressione di questa tendenza a una comprensione allargata di Rousseau. Si tratta di un volume in cui il nesso tra antropologia e politica emerge in modo particolarmente accentuato, sia esso filtrato passando per il romanzo pedagogico o per il romanzo che ci narra di Julie e Saint-Preux o, infine, per la singolare "storia dell'anima" iniziata con le Confessions.

Dopo i volumi dedicati alla filosofia politica di Kant, Hegel, Locke, Platone e Hobbes, il volume su Rousseau arricchisce la collana sui classici della filosofia politica in continuità con l'intenzione originaria che ne ha suggerito la creazione. L'idea di fondo è che oggi vi sia troppo spesso una disattenzione nei confronti dei grandi autori della tradizione filosofica occidentale. Ciò conduce sovente a misurarsi con i temi dell'attualità - compito ovviamente essenziale - senza però un adeguato riferimento e aggancio alle fonti che consentono sia di andare alle radici delle questioni esaminate sia di comprenderle fino in fondo. Non c'è dubbio che nei classici antichi, medievali, moderni, stanno ancora molte importanti categorie interpretative che aiutano ad inquadrare in maniera rigorosa i temi del presente e ad evitare che la filosofia politica si appiattisca sulla contingenza, non riuscendo più a legare l'indagine del presente con la memoria del passato e recidendo quindi le radici che ci uniscono a esso.



Roberto Gatti, Premessa
Alessandro Ferrara,
Autenticità, normatività dell'identità e ruolo del legislatore in Rousseau
Elena Pulcini,
Rousseau e le patologie della modernità: le origini della filosofia sociale
Virgilio Mura, Il Contratto sociale: i frutti (avvelenati) dell'eredità di Rousseau
Luigi Alfieri,
Contratto sociale e sovranità dei cittadini (da Hobbes a Rousseau)
Luca Alici,
"Più ho conosciuto il mondo, meno ho potuto adattarmi ad esso"
Petar Bojanic,
L'esprit de l'institution. Origin and Theory of the Institution in Rousseau
Fabrizio Cattaneo, A scuola da Rousseau: la divisione dei poteri
Giulio M. Chiodi,
Nota sul soggettivismo di Jean-Jacques Rousseau
Gabriele De Anna,
La libertà in Rousseau, tra autonomia e autenticità
Nico De Federicis,
Rousseau e Kant. Il repubblicanesimo tra diritto, politica e storia
Gianluca Dioni,
Perfectibilité e perfectio: Rousseau e Wolff. Armonie e dissonanze
Roberto Gatti,
Patto e Legislatore: il paradosso del Contratto sociale
Annamaria Loche,
Declinare la democrazia: popolo e sovranità in Rousseau e Bentham
Gabriele Magrin,
Rousseau e Condorcet. La libertà uguale tra natura e artificio
Sante Maletta,
Del buon uso della festa. Politica e immaginazione in Rousseau
Domenica Mazzù, Potere e onnipotenza nel Contratto sociale di Rousseau
Marco Menin, Rousseau e la politica dei segni: dalla Morale sensitive alle Considérations sur le gouvernement de Pologne
Lorenzo Rustighi,
Pedagogia, istituzione, governo. Il discorso pedagogico come discorso politico in Rousseau
Gabriella Silvestrini,
Volontà generale, regola di maggioranza e ragione pubblica
Mauro Simonazzi,
Bernard Mandeville e Jean-Jacques Rousseau.

Contributi: Luigi Alfieri, Luca Alici, Petar Bojanic, Fabrizio Cattaneo, Gabriele De Anna, Nico De Federicis, Gianluca Dioni, Alessandro Ferrara, Annamaria Loche, Gabriele Magrin, Sante Maletta, Domenica Mazzù, Marco Menin, Virgilio Mura, Elena Pulcini, Lorenzo Rustighi, Gabriella Silvestrini, Mauro Simonazzi

Collana: Il limnisco. Cultura e scienze sociali

Argomenti: Storia della filosofia moderna - Filosofia politica e sociale

Livello: Studi, ricerche

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