In questo volume sono affrontati alcuni temi tipici delle ricerche sull'Antico Regime nell'area italiana settentrionale: il rapporto Stato-comunità, le infeudazioni e il loro significato istituzionale e sociale, il consolidamento di oligarchie locali, la vitalità economica dei contadi, i flussi migratori.

I punti di osservazione, in cui l'autrice si è collocata per esaminare questi temi attraverso il ricorso a molteplici fonti documentarie, sono essenzialmente due: da un lato la Valsassina, un territorio montano a nord di Lecco, che durante le dominazioni spagnola e austriaca rappresentò il principale centro di estrazione e lavorazione del ferro del Ducato di Milano; dall'altro lato la famiglia degli avi di Alessandro Manzoni, che nel corso del XVII secolo acquisirono in Valsassina un sempre maggiore predominio nell'economia, nell'amministrazione, nello sfruttamento privatistico delle risorse comunali, grazie all'attivo impegno nell'industria metallurgica, al ricorso capillare al credito usurario e all'uso spregiudicato della violenza verso coloro che potevano insidiare la loro egemonia.

Nell'ultima parte della ricerca sono esaminate le conseguenze che sul quadro precedentemente delineato ebbe la politica riformatrice del governo austriaco, che si manifestà soprattutto nella seconda metà del settecento attraverso una serie di interventi organici che mirarono ad un riordino complessivo delle materie interdipendenti dei boschi, della produzione del ferro, dell'emigrazione.

Alessandra Dattero (Milano, 1963), dottore di ricerca, si occupa di storia istituzionale e sociale dell'età moderna, con particolare riguardo alla Lombardia dei secoli XVII e XVIII. Attualmente collabora con l'Istituto di storia medioevale e moderna dell'Università degli studi di Milano.