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La danza delle cose.

Domenico Secondulfo

La danza delle cose.

La funzione comunicativa dei beni nella società post-industriale

Edizione a stampa

23,50

Pagine: 224

ISBN: 9788820486679

Edizione: 2a edizione 1994

Codice editore: 265.3

Disponibilità: Discreta

Nel processo con cui l'uomo costruisce il proprio ambiente di vita, proiettando i propri significati sul mondo che lo circonda, molti sono i linguaggi attraverso i quali egli si esprime, alcuni sonori, altri silenziosi. Gli oggetti che usa e di cui si contorna, sono le parole di uno di questi silenziosi dialoghi che egli intrattiene incessantemente con se stesso, con gli altri e con il mondo che abita.

Gli oggetti, come parole, simboli e feticci, nel loro fluire da una mano all'altra, o attraverso la loro accumulazione ed ostentazione riutilizzata, raccontano all'uomo il posto che egli ritiene di avere nel mondo, sia quello naturale che quello sociale.

Dal valore d'uso al valore di scambio, dallo status-symbol al linking-up symbol, sino al consumo autoriferito. una silenziosa danza che si snoda sulle trame dei rapporti che legano l'uomo a sé, alla natura, agli altri.

L'autore ne ripercorre i passi con puntigliosa attenzione. Analizzando quelli che sono gli usi più diffusi degli oggetti e dei beni di consumo, giunge a proporne una tipologia, sulla base dei diversi rapporti sociali da essi mediati e dei codici che governano queste mediazioni simboliche; nell'ipotesi che siffatte qualità «immateriali» travalichino in importanza quelle legate all'utilitas materiale dei vari beni.

Sfondo all'analisi è la transizione post-industriale, con i suoi mutamenti nei sistemi di valore, nei gruppi primari e nelle abilità individuali.

Domenico Secondulfo (1950), è ricercatore di sociologia nell'Università di Parma, e coordinatore del Centro studi comportamenti di consumo della stessa Università. Autore di numerose pubblicazioni sui temi del mutamento socio-culturale tra le quali ricordiamo Medicine del quotidiano (1987), si è occupato dei fenomeni legati al consumo principalmente attraverso studi e ricerche sul campo, fra cui: Aspetti simbolici del cibo e subculture della salute (1986); I giovani e il consumo: il conformismo innovativo (1989).

IL CONTESTO: LA SOCIETA' POST-INDUSTRIALE
• La società post-industriale: origini e contenuto del concetto
* Caratteristiche generali del concetto
* D. Bell
* R. Jungk
* A. Tauraine
* A. Ardigò
* Proposta di un tipo ideale di società post-industriale
• Alcuni dei principali mutamenti sociali legati alla transazione post-industriale
* Il modificarsi dei gruppi primari ed in particolare della famiglia
* Ancora sulla contrazione del nucleo famigliare
* Il calo della nuzialità
* Il calo della natalità
* L'incremento della forza-lavoro femminile
* Il modificarsi delle abilità lavorative prevalenti
LA RIDUZIONE SEGNICA
• Prospettive classiche nello studio del valore simbolico dei beni
* Valore d'uso e valore di scambio
* Oltre la radice materiale della merce: il valore d'uso come astrazione sociale
* Lo status symbol: Veblen, Baudrillard
* In esempio di status symbol: gli abiti e la moda
• Nuove prospettive di studio
* Mutamenti valoriali e società post-industriale
* Il valore-consumo
* Il linking-up symbol
* Gli oggetti inclusione-esclusione
* Il consumo autoriferito: l'arredamento
ALCUNE EVIDENZE EMPIRICHE
• Aspetti simbolici del rapporto col cibo ed immagini subculturali della salute
* Caratteristiche generali dell'indagine
* Il primo fattore: coordinate sociali del primo fattore
* Il secondo fattore: coordinate sociali del secondo fattore
* Il terzo fattore: coordinate sociali del terzo fattore
* Il quarto fattore: coordinate sociali del quarto fattore
• Il cibo come mediatore simbolico nei rapporti di piccolo gruppo
* La famiglia di origine
* Il gruppo dei pari
* I cibi come aggregati di significato

Contributi: Egeria Di Nallo

Collana: Comportamento di consumo

Argomenti: Consumi, moda e loisir

Livello: Studi, ricerche

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