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La consulenza transculturale della famiglia.

Alfredo Ancora

La consulenza transculturale della famiglia.

I confini della cura

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 208

ISBN: 9788846425683

Edizione: 2a edizione 2002

Codice editore: 1370.13

Disponibilità: Discreta

Questo testo, fra i primi del genere in Italia, ci propone un percorso attraverso gli atteggiamenti mentali della propria cultura e delle culture "altre". L'oggetto lontano della ricerca di un tempo è qui fra noi. È diventato soggetto, con i suoi problemi, con i suoi costumi, con le sue concezioni della malattia e della cura. Processi migratori, ricongiungimenti familiari, coppie miste, patologie della transizione, sindromi da sradicamento, ecc., rappresentano ormai un panorama quotidiano presente nei nostri laboratori, nei nostri ospedali, nei nostri servizi territoriali.

Che fare allora, oltre a rilevazioni di dati statistici o previsioni epidemiologiche?

È sufficiente applicare gli abituali paradigmi sistemici per intervenire in situazioni familiari e non, dove elementi culturali, sociali e clinici si contaminano a vicenda? Lo psicologo , lo psicoterapeuta, lo psichiatra, l'assistente sociali, l'infermiere si impregnano di un nuovo ruolo: quello di "operatore di confine" tra griglie metodologiche e professionali di riferimento e realtà molteplici e di diverso livello in cui è necessario immergersi. Bisogno quindi non di nuove e più raffinate tecniche, ma di un pensiero/intervento meno rigido, flessibile, nomade, più pronto a recepire "dal nuovo che avanza" istanze culturali, scambi, trasformazioni. G. Bateson aveva indicato una direzione, non un recinto, durante le sue prime ricerche antropologiche in Papua Nuova Guinea, mettendo i dati relativi sul campo sempre in relazione "alla mente" di chi osserva, al suo pensiero, al suo atteggiamento: La sua lezione è ora più che mai intatta ed ariosa, in un momento in cui il dibattito scientifico sembra indugiare sempre di più verso derive oggettivanti e planetarie con la pretesa di soffocare differenze e diversità in nome di un pensiero unico.

Alfredo Ancora , psichiatra e psicoterapeuta di formazione sistemica, si occupa da più di vent'anni di tematiche transculturali. Ha svolto ricerche sia in Italia che in altri paesi (Siberia, Mongolia, Guatemala, Grecia, Uganda). Già docente di Psicoterapia presso l'Università di Trieste, attualmente coordina l'Unità di consulenza familiare e transculturale della Asl Roma B (III A.T.), ed è condirettore scientifico di "Passaggi. Rivista italiana di scienza transculturali". È fra i curatori di Longlong. Psichiatria transculturale in Papua Nuova Guinea (Celi, 1987), della traduzione italiana di La realtà inventata , di P. Watzlawick (Feltrinelli, 1983); ha inoltre curato Psichiatria e culture , di J. Leff (Sonda, 1993). Tra le sue ultime pubblicazioni, si ricorda La dimensione transculturale della psicopatologia (Ed. Universitarie romane, 1997).


Rosalba Terranova Cecchini, Introduzione
Bruno Callieri, Postfazione
Alcune premesse
(Lo psichiatria transculturale; G. Bateson il meticcio: la terapia familiare è nata in Papua Nuova Guinea?; Confini epistemologici)
Processi culturali
(Inculturazione, acculturazione, deculturazione; Identità e io culturale; Multiculturale e multietnico)
Il sistema dei migranti
(Lo straniero è fra noi; Derive albanesi; L'osservatorio dei servizi territoriali; Famiglie in movimento: cultura e psicopatologia)
La cultura dell'incontro
(Il viaggio di e del "ritorno" da culture altre; I costruttori di realtà e conoscenze: i traditional healers, gli sciamani, il dottore delle tarante; Nel mondo della psicosi)
Tra il dire e il fare: le terapie contaminate
(Mircea e i tre fratelli romeni; Sabrel ed il campo nomadi: la Jugoslavia fra noi; La famiglia tigrina; Kanu e gli spiriti del Congo)
Appendice. La scheda d' accoglienza.

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