La fondazione dell'università ebraica a Gerusalemme e del Technion a Haifa, ambedue nel 1925, segnarono un punto di svolta nella storia dell'impresa sionista in Palestina. Si dava vita a due importanti istituzioni di studi superiori che avrebbero forgiato la nuova classe dirigente del futuro Stato di Israele.

Ma quale fu il dibattito culturale che presiedette alla loro nascita? Chi ne prese parte e in quale misura? Quale l' iter che portò negli anni Venti e Trenta a realizzare la rete scolastica ereditata poi dallo Stato d'Israele?

Sulla base di documentazione archivistica inedita, il presente studio esamina per la prima volta il dibattito sull'educazione ebraica ripercorrendone le tappe e ridando voce a quanti vi parteciparono e alle problematiche allora sollevate ed ancor oggi discusse. La sequenza di fatti narrati e la galleria di personaggi citati svelano così luci e ombre della storia del sionismo e permettono anche di indugiare sui rapporti umani e politici tra alcune delle figure più significative del Novecento ebraico.

Daniela Fabrizio , studiosa delle realtà mediorientali in età contemporanea, è collaboratrice di numerosi centri di ricerca e universitari in Italia e all'estero. Ha dedicato alla storia della Palestina in età coloniale altri volumi tra cui La questione dei Luoghi Santi e l'assetto della Palestina (Angeli, Milano 2000); Ferdinando Diotallevi: diari di Terrasanta (Edizioni Biblioteca Francescana, Milano 2002).

Traduzione testi e cura di Genya Nahmani e Massimo Pazzini.