L'invenzione della classe operaia.

Maria Grazia Meriggi

L'invenzione della classe operaia.

Conflitti di lavoro, organizzazione del lavoro e della società in Francia intorno al 1848

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 336

ISBN: 9788846440693

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 1573.309

Disponibilità: Buona

La monarchia "borghese" in Francia, le cospirazioni repubblicane, la formazione della classe operaia urbana, il 1848, "apprendistato della Repubblica" e "primavera dei popoli", l'insurrezione di giugno, la lesione insanabile fra movimento operaio e Repubblica, fra Parigi e la provincia: a partire dalle numerosissime ricerche contemporanee ai fatti (Frégier, Audiganne, Villermé, Lavasseur) storici più o meno recenti (Chevalier, Aguet, Agulhon, Lequin, Gossez, Rougerie) hanno studiato le dinamiche demografiche e sociali della nuova popolazione operaia nelle diverse forme del lavoro integrato con l'agricoltura, di quello della grande fabbrica di provincia e di quello della grande città. Da tempo, tuttavia, l'interesse degli storici si è focalizzato sulle pratiche linguistiche e comunicative dei ceti popolari, sulle permanenze delle culture corporative, sul peso delle dinamiche comunitarie tradizionali.

Questo lavoro, svolto su fonti archivistiche, è dedicato ai comportamenti, alle organizzazioni e ai progetti attraverso i quali l'Organisation du Travail e l'Association sono stati agitati da migliaia di militanti anonimi come modi per prevenire e sanare il processo che tendeva irresistibilmente a travolgere il lavoro dentro il mercato del lavoro. Filantropi ed economisti hanno interpretato come ideologie di protezione sociale istituti che gli operai hanno tradotto in pratiche di conflitto attraverso le quali la classe operaia è emersa dal brulichio dei mondi popolari e delle appartenenze comunitarie agli occhi degli osservatori intellettuali, delle classi dirigenti e ai propri stessi occhi. Dal mondo di E. Sue e V. Hugo emergono così quegli operai "rispettabili" e conflittuali che sono stati protagonisti delle culture politiche del Novecento.

Maria Grazia Meriggi ha studiato a Pavia, a Milano e a Parigi. Insegna Storia contemporanea all'Università di Bergamo. È storica delle culture politiche e dei movimenti sociali europei nel XIX e XX secolo. Per Angeli ha pubblicato, oltre a vari saggi in volumi collettivi, Il Partito Operaio italiano. 1880-1890. Fra i suoi lavori più recenti: Forme di sociabilità nelle società tradizionali e nella modernità. Alle origini del partito politico, Baroni, Viareggio 1997; La militanza della Fiom in una zona "bianca". Il caso della Dalmine, Il Filo d'Arianna, Bergamo 2002 (in corso di pubblicazione).


Storia politica e socializzazione degli operai sotto la monarchia d'Orlèans
Gli economisti, i filantropi, gli operai fra mercato del lavoro e Organisation du Travail
Il regime orléanista, le trasformazioni della Francia industriale e il corpo di Parigi come laboratorio sociale
Lo sguardo dell'autorità "dal basso" e l'"invenzione" della classe operaia
Gli scioperi degli anni Quaranta e la loro narrazione: l'Atelier e i suoi lettori
La classe operaia intorno al 1848. Pratiche, linguaggi, interpretazioni
Qualche riflessione conclusiva.

Potrebbero interessarti anche