Il Rapporto 1989 dell'Osservatorio emiliano-romagnolo sull'artigianato, curato da Prometeia Calcolo, analizza le principali caratteristiche delle imprese artigiane dell'Emilia Romagna compiendo, successivamente, un confronto con l'artigianato presente nelle altre regioni italiane. Le imprese artigiane emiliano-romagnole sono caratterizzate da una maggiore presenza all'interno del tessuto economico regionale, da una struttura aziendale più complessa e consolidata e da una più elevata specializzazione nei settori industriali. In particolare si evidenziano, una dimensione media degli addetti più elevata, una quota maggiore di imprese costituite in forma societaria e in numero più elevato di imprese operanti con l'estero.

Le caratteristiche delle imprese artigiane dell'Emilia Romagna sono per certi aspetti simili a quelle delle imprese artigiane lombarde e piemontesi e, per altri aspetti, simili a quelle localizzate in Toscana, nel Veneto e nelle Marche.

Il Rapporto 1989 contiene, inoltre, un'analisi della struttura territoriale dell'artigianato in Emilia Romagna negli anni 180. li confronto, svolto per comune e per ramo di attività economica, ha evidenziato una quota elevata delle imprese artigiane nei settori industriali, in particolare della meccanica e del tessile. La forte presenza nei settori industriali dell'artigianato emiliano-romagnolo è ulteriormente aumentata nel corso del decennio evidenziando la solidità e la qualificazione delle imprese artigiane emiliano-romagnole che stanno sviluppando l'integrazione con il sistema industriale. Infine, nel Rapporto 1989, è stata compiuta un'analisi dell'andamento congiunturale delle imprese artigiane dell'Emilia Romagna. Dalla seconda metà degli anni '80 emerge una crescita alquanto sostenuta dell'artigianato con alcune fasi di rallentamento registrata nel 1986 e nel 1989. Da un confronto dell'andamento congiunturale delle imprese artigiane con l'evoluzione delle imprese industriali dell'Emilia Romagna si nota una corrispondenza solo parziale tra le due dinamiche. In effetti la flessione dall'industria emiliano-romagnola anticipa da alcuni semestri la flessione riscontrata nell'artigianato.