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L'Islam in carcere

Mohammed Khalid Rhazzali

L'Islam in carcere

L'esperienza religiosa dei giovani musulmani nelle prigioni italiane

La ricerca, la prima di questo genere in Italia, affronta il tema dell’esperienza religiosa dei musulmani nelle prigioni italiane, concentrandosi in particolar modo sulla ricostruzione dei modi in cui la religione opera nella dimensione soggettiva del detenuto, favorendo una possibilità di ricostituzione di un’autostima e una nuova affermazione identitaria.

Edizione a stampa

31,50

Pagine: 256

ISBN: 9788856823158

Edizione: 1a ristampa 2011, 1a edizione 2010

Codice editore: 1144.1.16

Disponibilità: Discreta

La sociologia delle istituzioni totali e quella dedicata al fenomeno religioso non si sono frequentemente incrociate sul tema della religione in carcere. In particolare, relativamente limitata e recente è la produzione scientifica riguardante la dimensione soggettiva, esperienziale e interiore della religione nella vita dei carcerati.
L'indagine contenuta in questo libro, la prima di questo genere in Italia, ha scelto come proprio specifico obiettivo l'esperienza religiosa dei musulmani nelle prigioni italiane.
Nel carcere i musulmani sembrano incontrare la replica esasperata del loro essere in quanto immigrati costretti in uno spazio caratterizzato da regole e da logiche estranee alla loro cultura di provenienza e spesso non facilmente mediabili con la spontaneità del loro comportamento. La religione quindi si presenta al musulmano che vive una condizione di avvilimento, di sconfitta esistenziale e di mortificazione nell'istituzione totale come una possibilità di ricostituzione di un'autostima, e come accesso a una ritrovata esperienza d'ordine nell'organizzazione della vita, oltre che ovviamente ma anche problematicamente come affermazione identitaria. È un percorso difficile e complesso nel quale è possibile riconoscere situazioni che danno all'immagine del musulmano in Europa una versione irriducibile a quelle proposte dalla secolarizzazione o dalle aggressive semplificazioni dei fondamentalismi.
La ricerca pertanto, pur dedicando ampia attenzione alla dimensione collettiva della presenza musulmana nelle carceri, si è concentrata sulla ricostruzione dei modi in cui la religione opera nella dimensione soggettiva del detenuto. L'autore della ricerca, musulmano praticante e convinto attore della ricerca sociologica, si è trovato nella condizione di dover mettere a frutto, senza derogare dall'impegno scientifico, un suo personale coinvolgimento nell'oggetto studiato.
Il volume oltre che agli studiosi e agli operatori in ambito socioculturale, si rivolge a quanti si trovano coinvolti nei processi decisionali che innervano la vita delle istituzioni e a un'opinione pubblica non disattenta ai segnali che ci giungono dalle zone critiche della nostra società.

Mohammed Khalid Rhazzali, dottore di ricerca in Sociologia dei processi comunicativi e interculturali presso l'Università di Padova e docteur de recherche en Sociologie presso l'Ecole del Hautes Etudes en Science Sociale di Parigi, è professore a contratto di Sociologia dei diritti umani all'Università di Padova. Sul versante di ricerca si occupa attualmente di multiculturalismo presso i figli degli immigrati, di radicalismo islamico nelle carceri europee, di intercultura e mediazione.



Enzo Pace, Prefazione
Introduzione
(L'islam e il carcere europeo; Islam e soggettività nella dimensione carceraria; Struttura del testo)
Musulmani in carcere
(Istituzioni totali, religiosità e spazio soggettivo; Islam, criminalità e carcere: riflessioni sullo stato dell'arte; Dalle identità etniche all'identità religiosa: l'islam e le rivendicazioni dei diritti dei carcerati; La deriva fondamentalista)
Nota metodologica
(Costruzione del metodo; Modalità e fasi della ricerca; Intervista in profondità)
La dimensione collettiva dell'islam e l'istituzione carceraria
(L'organizzazione dell'islam in carcere; Socialità, pratica e influenza dei gruppi "impegnati"; Le sezioni omogenee: musulmani con musulmani; I luoghi di preghiera: verso la moschea impossibile; Compagni di cella: i non musulmani; Halal difficile e ridefinizione dei confini: la carne delle "genti del libro"; L'islam del frigo)
Dimensione soggettiva: tra Self islamico e Self esperienziale
(Individuazione e sentimento di sé; Comunicare con Dio; Nafs-shaytan, io e Self islamico; Religione: codice morale e autodisciplina)
Costruzione di un'interiorità
(La pratica come ascesi: ordine e disordine interiore; Religione oltre l'automutilazione; Le ore vuote: la religione come passatempo)
Figure del tempo
(Il destino e la volontà di Dio; Il futuro e la morte; Il Corano e la cella)
Osservanza e istituzione totale
(I carcerati: profili socioreligiosi; Gli effetti terapeutici della salat; Gli andamenti dell'osservanza; Il Ramadan e la detenzione)
I fondamentalismi e il proselitismo
(Impegnati o fondamentalisti?; Musulmani in divisa; Da'wa o jihad?)
Tra identità e identificazione, tra rottura e ricomposizione
(Definiti e plagiati; Musulmani comunque; Fantasmi dell'Occidente)
Conclusioni
Legenda dei termini ed espressioni arabi
Bibliografia.

Contributi: Enzo Pace

Collana: Politiche Migratorie

Argomenti: Emigrazione, immigrazione - Sociologia delle religioni

Livello: Studi, ricerche

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