La crisi asiatica esplosa nel 1997 ha travolto l'Indonesia, ed il presidente Suharto, dopo un potere incontrastato di oltre trent'anni, ha lasciato la presidenza al suo vice Habibie. Nel 2000 si sono tenute le prime elezioni democratiche che hanno visto la vittoria di Wahid.

Con l'aiuto degli organismi internazionali, l'Indonesia sta cercando di uscire dalla difficile situazione economica che ha frenato la crescita delle ex "tigri" asiatiche.

Le potenzialità? L'Indonesia è il paese più popoloso del sud-est asiatico con circa 200 milioni di abitanti. È perciò un mercato potenzialmente molto interessante, con un costo della manodopera estremamente contenuto ed un territorio vasto e ricco di risorse naturali. Il paese conosce ormai da molti anni l'economia di mercato con una situazione favorevole agli investimenti stranieri.

Gli incentivi? L'Unione Europea considera l'area del sud-est asiatico di primaria importanza dal punto di vista economico; per questo motivo promuove alcune iniziative per aiutare le imprese europee che vogliono entrare sui mercati asiatici con i programmi Ecip (European community investment partners) e Asia-Invest, rivolto alla cooperazione in campo economico. Vi è, inoltre, la possibilità di accedere a finanziamenti messi a disposizione dallo stato italiano.

Le garanzie? L'Indonesia possiede una normativa riguardante gli investimenti esteri a cui sono state aggiunte nuove norme tese a regolamentare la costituzione di joint-venture e il commercio internazionale.

I rischi? Dal maggio 1998 vi sono stati violenti scontri di piazza e sommosse tra forze dell'ordine e studenti che accusavano il governo di corruzione e nepotismo; si sono, inoltre, verificate tensioni fra le diverse etnie e fra i diversi gruppi religiosi. Rimane preoccupante la situazione di Timor est.

Affinché il viaggio alla sua scoperta sia quindi aziendalmente proficuo, nella valigia sono indispensabili una generale conoscenza del paese e della sua cultura, nell'obiettivo prioritario di evitare spiacevoli gaffe interculturali che potrebbero pregiudicare contatti ed approcci, oltre alle principali indispensabili nozioni in materia tributaria, giuridica e valutaria.

"Conoscere il mondo" è la collana che si propone quale guida e pioniere per imprenditori che, al fine di valutare il "progetto Mercati Emergenti", vogliono conoscere le coordinate aziendali attraverso cui potersi muovere nelle nuove mete imposte dall'economia globale.